3 Maggio 2024
NOTE & NOTIZIESANITA' PUBBLICA

Il dott. Attilio Andriolo rilancia l’allarme sui lunghi tempi delle liste di attesa e sottolinea come ormai: al “Fogliani” operino in tempi brevi solo per i casi gravi

Parallelamente ai seri problemi del “Cutroni Zodda” della vicina Barcellona Pozzo di Gotto, anche il “Giuseppe Fogliani” di Milazzo da alcuni anni è in continuo ridimensionamento, per vari motivi sui quali sarebbe bene “indagare”, aggravando la situazione della sanità pubblica nei rispettivi ampi territori comprendenti circa 180 mila cittadini, i quali, ovviamente, sono sempre più penalizzati e sconcertati. Incapacità politica, eventuali interessi di vario genere e tipo? Questo, al momento non ci è dato sapere, ma gli uffici compenti e le istituzioni locali e non, potrebbero e dovrebbero scoprire  come, in realtà, stiano i fatti.

A mettere il dito nella piaga che, sempre più si allarga e penetra nella pelle dei cittadini, questa volta, è il dott. Attilio Andriolo, che, come al solito, in modo chiaro ha lanciato un nuovo appello a chi di dovere e sintetizzato la precaria condizione del nosocomio milazzese, non solo come medico ma, anche come Coordinatore di “Cittadinanza Attiva” e responsabile  del “Tribunale del Malato” locali:

“All’ospedale di Milazzo operano in tempi brevi solo i pazienti gravi, gli altri restano in fila d’attesa e può trascorrere anche un anno, come nel caso di un giovane che doveva operarsi al setto nasale. Discorso simile per chi deve ricorrere a prestazioni di Ortopedia, dove i sanitari intervengono nei casi di ricovero urgente al Pronto soccorso per traumi vari o situazioni legate a patologie tumorali. Infatti ci sono pazienti che per sottoporsi ad una risonanza magnetica dopo la chemioterapia e la radioterapia devono svenarsi provvedendo a pagamento in intramoenia perché i tempi sono inconciliabili con quelli dei controlli da eseguire necessariamente dopo queste tipologie di terapie.  Crediamo che invertire la rotta sia doveroso”.

Urgente cambiamento, tra l’altro, anche perchè, il dott. Andriolo, segnala come: “La cittadinanza infatti, pur di evitare guai per la propria salute è anche pronto a rinunciare a nutrirsi e rivolgersi ad una struttura privata per avere contezza della propria situazione quando scattano disfunzioni. Il problema degli appuntamenti fissati dai cortesi addetti del call center che gestisce il servizio prenotazione per conto dell’Asp, non riguarda solo il cittadino, ma anche gli stessi sanitari. Nei giorni scorsi un medico di famiglia ha telefonato per prenotare una visita specifica per una sospetta patologia al colon di un suo paziente e pur rappresentando l’urgenza si è sentito rispondere che la prima data utile era febbraio 2023. Il dott  Attilio Andriolo, quindi, sollecita il concreto intervento su tali ormai annosi problemi,  del neo assessore regionale alla Sanità Giovanna Volo, ed – aggiungiamo Noi, speriamo –  speriamo che questo ennesimo appello per conto della gente, non sia destinato solo alla demagogia della politica e, finisca, come in passato, sostanzialmente, nel dimenticatoio.

 

 

 

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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