I Socialisti vincono male e perdono tre seggi, forte successo dell’ “estrema destra” Vox e di nuovo governo difficile

Santiago Abascal, leader di VOX

La prima immediata conseguenza di queste elezioni, come in altre in  precedenza, i numeri non permettono la costituzione di un chiaro e forte governo. Infatti, il PSOE di Pedro Sanchez ha ottenuto il 28.3 per cento, sette punti sul secondo partito, quello Popolare ma ha perso tre importanti seggi, ora 120, perdendo anche il primato in diverse province, specie nel nord-est, ma cosa significativa, mai il partito vincente era sceso sotto la soglia di 123 seggi e, quindi, fallisce, pure la principale meta prefissatasi di non aver bisogno del supporto di altri partiti!

A questo mancanza di obiettivi, si aggiunge, per la Sinistra spagnola, l’altra sconfitta della coalizione di Unidas Podemos e Más País; il primo è sceso al 10,7 e 28 seggi, perdendone 7, anche se si è “salvato”, riuscendo a rimanere il quarto partito al “Congresso”, cosa che dà al suo segretario Pabolo Igleisas, un certo spazio di manovra. Sconfitta maggiore per il Màs Paìs, avendo ottenuto solo 1,7 per cento e 2 seggi e, quindi, non potrà nemmeno formare un proprio gruppo, per cui Íñigo Errejón, il segretario del partito, esce da queste elezioni con le ossa rotte.

La situazione a Destra. Il Partito Popolare ha recuperato una buona fetta della destra moderata, dopo aver avuto il peggior risultato della sua storia. Difatti, Il PP, si è confermato essere il secondo partito, ottenendo il 21 per cento dei voti ed 88 seggi, 22 in più di quelli ottenuti ad aprile, riprendendo una effettivo potere politico, seppur non come in passato. Ciudadanos che cercava di fagocitare almeno parte del PP, da queste elezioni ha avuto invece, un crollo verticale al 6.8 % e con soli 10 seggi, ben 47 in meno da quelle dello scorso aprile, per cui parte dei suoi voti sono andati al PP ed altra al VOX, la vera rivelazione di queste elezioni nazionali, dopo l’ottimo risultato nelle regionali dell’Andalusia. Dopo questa palata in faccia, il segretario del partito Rivera ha annunciato un congresso straordinario e, logicamente, le sue dimissioni.

L’affermazione più straordinaria dei partiti indipendentisti catalani nel Congresso, è un altro eccezionale fatto, dato che essi hanno raggiunto ben il 43 % per cento e 23 seggi nel parlamento nazionale, dei quali il primo partito è ERC (Esquerra Republicana, indipendentisti di sinistra) con 13 seggi; Sezione catalana del PSOE con 12 seggi; Junts per Catalunya, indipendentisti di centrodestra, 8 seggi, En Comú Podem, di sinistra e 7 seggi ed altri partiti con due seggi, compresa CUP, indipendentisti di sinistra radicale.

 

Vox diventa il terzo partito della Spagna!

Questo partito è Il vero vincitore delle elezioni della domenica 10 novembre che era entrato per  la prima volta nel parlamento appena nello scorso aprile, per anti anni sconosciuto ai più o comunque con insignificante rilievo politico.

E’ stato nelle elezioni in Catalogna che Vox, nella crisi politica e non solo, generale della regione più rossa della Spagna, ha ottenuto il primo più importante traguardo politico entrando nel parlamento regionale. Grazie al fatto che il partito abbia saputo intercettare le reali ed annose esigenze e problemi irrisolti dalla demagogia ed incancrenito potere della Sinistra andalusa da decenni al potere incontrastato.

 VOX si è dimostrato il più intransigente verso l’indipendentismo della Catalogna ma anche per il “risveglio nazionale della Spagna” ovvero, per il recupero e la difesa della sua identità storica, culturale, delle tradizioni e della religione cristiana, ovviamente, non quella dell’ormai da molti ritenuto “eretico” e “sinistro” Bergoglio ed altro ancora. In queste idee e propositi di VOX, piaccia o meno, sempre più spagnoli si ritrovano, per cui, quanti pensavano e sostenevano che l’Andalusia per VOX sarebbe stato un caso a parte, unico ed eccezionale, hanno, evidentemente, mentito, sbagliato, malsperato, dimostrando di essere, questi teorici e difensori del vecchio establishment spagnolo, fuori dalla realtà generale e quotidiana del popolo spagnolo, come del resto, ormai da anni si registra in tante parti dell’Europa, con le vittorie o comunque, forti affermazioni dei partiti e  movimenti “sovranisti e  populisti”, uno chiaro segno della rivolta dei Popoli europei contro, appunto, il pluridecennale stantio vecchio sistema euro-burocratico e della dittatura dell’Euro!

Il movimento VOX ha raggiunto ben il 15,2 per cento dei voti e ben 52 seggi, ovvero, sempre, ben oltre il doppio dei 24 dell’aprile fa, diventando così, la terza forza politica in Spagna! Non solo, VOX è stato il primo partito nella comunità autonoma di Murcia, nel sud della Spagna, dove ha ottenuto circa 10mila voti in più rispetto al PP, e in quella di Ceuta, una delle due enclavi spagnole in Marocco , l’altra è Melilla e si è, anche, affermata come il primo partito  Si è inoltre imposto come primo partito in diversi municipi della comunità autonoma di Madrid, soprattutto a sud della capitale. Non solo, ancora: avendo superato i 50 deputati, Vox potrà pure  presentare ricorsi di incostituzionalità contro le leggi approvate dal parlamento, per esempio, quanto prima, contro la Legge sulla memoria storica che vieta tra l’altro,  simboli del periodo franchista e contro e la legge sulla Violenza di genere.

Questa vittoria del VOX, si aggiunge a quelle precedenti negli anni ed in questi mesi delle forze anti-Bruxelles che, di fatto, stanno già influenzando le decisioni dell’UE e gli stessi equilibri delle commissioni ed uffici del parlamento europeo: basti pensare che l’elezione della presidente della Commissione europea, – “agente” e connazionale della Merkel – Ursula von der Leyen, è stata eletta con appena nove voti in più, dati da “5 Stelle”, significando che il Parlamento europeo è spaccato in due e che senza l’apporto pentastellare, la  Ursula von der Leyen, non sarebbe stata eletta…ad ennesima dimostrazione che non sia vero, come insistono a dire i filo-Bruxelles, che i “Sovranisti e Populisti” non hanno vinto ed, appunto, non contano niente…!

Ci sia consentito dire anche la Nostra. Da quel tradimento di “5 Stelle”, Salvini, capì che l’alleanza governativa giallo-verde, in Italia, era ormai finita e da, qui, la decisione di togliere la spina nel mese di agosto, dopo i continui No di “Di Maio”,  sul rispetto del contratto di Governo ed il clamoroso esempio di indecoroso trasformismo del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ormai avvinghiato dal piacere del potere, almeno quello ufficiale, tanto da dover ritrattare tutto ciò che aveva egli stesso firmato nel precedente Governo: Conte 1 – Conte 2 e forse anche Conte 3… il classico “uomo, di paglia, per tutte le stagioni…! …Ma ci vedremo a Filippi…alle prossime elezioni politiche, dopo che la Lega, trascinandosi tutto il centrodestra, ne ha già vinte sette consecutive, regionali, amministrative ed europee…!

Eppure, il buon Mattarella, non si è accorto del reale ed ufficiale “sentire popolare”, preferendo, di fatto, un nuovo “Colpo di Palazzo”, con uno PD che, per la quarta volta, torna al Governo, pur avendo perso, per quattro volte, le elezioni…!

 

ATTENZIONE! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al 19 ottobre 2019, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

TOTALI  109.402 di cui: “terribile”: 3434 –  “insufficiente”: 3380 –  La stragrande maggioranza: ECCELLENTE”! –  “MI PIACE”:  25647 – “non mi piace”: 6795 – dal 30 Ottobre 2017 in diretta on line: 16765

NB. in questi dati non è compreso il numero di coloro che leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”.

SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO, VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

 

 

 

 

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