4 Maggio 2024
ACCADE in CITTA'

E’ormai continuo l’allarme per le alluvioni nel nostro comprensorio dopo quella del 2008 e il cedimento nel 2010 dell’argine della Saia «Bizzarro» a Barcellona

E’ sempre con preoccupazione che i cittadini «attendono» le piogge dopo i danni e la tragedie di Giampilieri, i drammi di San Fratello, Falcone, Caronia ed altri luoghi, compresi Barcellona nel dicembre del 2008. L’incuria dei territori ha aggravato, fortemente, i danni alle cose ed alle persone. Disboscamenti ed abbandono dell’agricol-tura e, comunque, mancato monitoraggio di terreni e di saie, tombini e fogne e tanto altro. Colpe, queste, dell’uomo, in genere, ma pure delle diverse amministrazioni per, menefreghismo, superficialità od incapacità. E’ ormai chiaro che si deve rinnovare una vera e propria politica per il controllo del territorio, mediante una intesa tra le istituzioni locali che permettano una reale «fotografia» dello stato delle aree inerente il controllo delle acque piovane ed, ovviamente, la pulizia periodica degli impianti fognari.

A Barcellona Pozzo di Gotto, il 2 novembre del 2010, non vi sono stati grandi danni per l’acqua piovana bensì per il clamoroso crollo di un parte di argine della saia «Bizzarro», che ha prodotto una onda anomale investendo la zona da Pozzo Perla fino alla foce del torrente Idria in cui si è riversata, e non viceversa, per giorni una grande massa di acqua arrivata fino ad erodere una parte della strada del ponte alla foce dell’Idria, i cui argini sono stati indeboliti e fatto crollare il ponte antistante oltre la strada – poi, per la verità, prontamente rifatto e risistemato insieme a quel tratto di lungomare – creando tanti altri e diversi danni a cose, case, terre coltivate, veicoli e mezzi vari nella zona; mentre, al di là dell’altro argine lato Palermo, non si è avuta alcuna alluvione ad ulteriore dimostrazione che se non avesse ceduto l’argine della grande Saia «Bizzarro», nulla di grave sarebbe successo.

Le domande sorgono spontanee, ma, intanto, si spera che gli uffici competenti comunali e provinciali accelerino i lavori per gli argini dei torrenti ed altro, prima di future altre tragedie. Si aspetta di nuovo questo?

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