Allarme per il forte aumento delle malattie sessuali: immigrazione, promisquità, turismo sessuale ed ignoranza

Le malattie infettive da contatto sessuale, le cosiddette MST ovvero Malattie Sessualmente Trasmesse, in passato erano considerate solo le classiche Malattie veneree, denominazione derivata dalla mitologia greco-romana essendo Venere la dea dell’Amore. La sifilide, la blenorragia, cioè il cosiddetto «scolo», il linfogranuloma venereo, l’ulcera molle venerea, alle quali oggi se ne aggiungono molte altre e l’insieme di esse viene definito in sigla, appunto, MST.

La notizia è che le vecchie malattie veneree erano considerate in via di estinzione nei nostri Stati occidentali, per le migliorate condizioni igienicosanitarie, per la maggiore prevenzione e dell’alto livello delle condizioni sociali.

Per contro, le altre malattie contagiose da contatto sessuale, come la scabbia umana, la pediculosi del pube e cioè le cosiddette piattole, i condilomi acuminati virali e cioè le «creste di gallo», l’herpes genitale ed altre ancora, erano e sono in continuo aumento.

Ma, recentemente, cosa si nota? Una ricomparsa di casi di sifilide, dovuta al contagio con persone provenienti da altri ambiti geografici, la forte immigrazione incontrollata, con mancanza di totale screening sanitari di soggetti ultimi nelle loro realtà sociali di provenienza, l’ignoranza, l’assenza di programmi di prevenzione, l’aumentata promiscuità, il turismo sessuale degli stessi occidentali che credono di essere istruiti, sono tutti fattori che portano ad un continuo incremento dei casi di queste infezioni particolari.

Le MST comportano un notevole dispendio economico per le diagnosi cliniche e sociologiche e per le terapie a volte lunghe ed estenuanti, senza considerare i possibili esiti a livello dell’apparato riproduttivo, come sterilità dopo uretriti non gonococciche. Inoltre, a differenza delle altre malattie infettive contagiose, in questi casi vi è sempre il coinvolgimento del partner e/o dei partner che, spesso, si conclude con l’omertà od il disconoscimento del problema, la mancata informazione ed il procurato contagio.

Ecco spiegato come le malattie sessuali contagiose si moltiplichino in modo esponenziale.

La considerazione finale è che, come per tanti altri argomenti di rilevanza socio-sanitaria, si assiste ad un atteggiamento di superficiale colpevolezza, non affrontando tali tematiche ed affidando, giornalmente, le nostre fonti di conoscenza a mezzucci di infirmo profilo, come TV e giornali spazzatura, avvezzi all’uso costante del pettegolezzo, lasciando così nell’ignoranza la popolazione, anche quella cosiddetta istruita.

Dott. Carmelo Barresi

Specialista in Dermatologia e Venerologia

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