9 Maggio 2024
NOTE & NOTIZIE

Elena Ghiba Birta, una mecenate rumena di dimensione europea

Antoniu Martin*

 

Ogni nazione ha indubbiamente avuto, nel corso della sua evoluzione, le sue personalità provvidenziali, che hanno fornito quegli impulsi necessari al progresso, sia che si parli di progresso economico, scientifico o educativo. Conosciamo il ruolo fondamentale che le élite intellettuali hanno svolto nel processo di nazionalizzazione, di cristallizzazione della cultura di una nazione, di un Paese. Per la nazione rumena, come per la maggior parte delle nazioni europee, il XIX secolo è stato determinante da molteplici punti di vista. 

Durante questo periodo, la coscienza nazionale si cristallizzò a livello dei cittadini e l’istruzione vi contribuì in modo decisivo. Da questo punto di vista, l’esistenza di personalità che intendevano sostenere la formazione di un’élite educativa è stata salutare. Nata nel 1801, vicino al confine occidentale della Romania, trascorse l’infanzia e l’adolescenza vicino ad Arad, per poi stabilirsi, attraverso il matrimonio, in questa bellissima città sul fiume Mureș. Rimasta vedova, nel 1830 entrò al servizio di un funzionario amministrativo fino al 1863. 

Quando il funzionario morì, non avendo discendenti, lasciò ad Elena un patrimonio considerevole. Un anno prima della sua morte, avvenuta nel 1864, Elena redasse il suo testamento in cui prevedeva, tra l’altro, che la somma di 48.000 fiorini fosse destinata ad una futura fondazione che portasse il suo nome. La fondazione “Elena Ghiba Birta” doveva concedere 12 borse di studio annuali, da 200 fiorini ciascuna, ad alunni e studenti meritevoli, ma privi di possibilità materiali, di confessione ortodossa e di origine rumena.

I beneficiari delle borse di studio provenivano da famiglie con redditi modesti – contadini, insegnanti, preti, artigiani – alcuni dei quali addirittura orfani. Molti di loro divennero medici, avvocati, preti, insegnanti, architetti, personalità di spicco della cultura e della vita politica rumena della fine del XIX secolo e dell’inizio del XX secolo. Un’altra parte della sua ricchezza è stata donata a diversi luoghi di culto ortodossi, cattolici, calvinisti, alla Casa dei Poveri di Arad, ad un progetto ospedaliero e al fondo dei vigili del fuoco.

 

 

Attualmente ad Arad un’importante istituzione educativa porta il nome di questa benefattrice dei giovani studiosi. Si tratta del Collegio Nazionale “Elena Ghiba Birta”, – foto – uno dei licei più prestigiosi di Arad e della Romania. Il suo edificio, situato in Viale Dragalina n° 6, fu costruito secondo il progetto dell’architetto Milan Tabacovici di Arad, nel 1880.

Davanti al liceo, come riconoscimento da parte della comunità, il busto della donna considerata la “patrona dell’educazione della citta di Arad” è collocato. Insignito nel 2001 del titolo di “Collegio Nazionale” – in riconoscimento della qualità dell’eccezionale azione educativa svolta e delle prestazioni di rilievo a livello nazionale e internazionale – il Liceo porta avanti con orgoglio una tradizione di oltre un secolo, che onora ma anche obbliga.

Promozione dopo promozione, i diplomati di questa istituzione educativa confermano la loro formazione e il loro valore essendo ammessi nelle migliori università in Romania, Europa e Stati Uniti. Il Collegio Nazionale “Elena Ghiba Birta” è costantemente impegnato in numerosi progetti educativi e comunitari, il cui scopo è la cittadinanza attiva e responsabile. Completano la sua attività i programmi di mobilità europea di cui godono sia gli studenti che i docenti. Beneficiando di un corpo docente ben preparato, coordinato dalla Direttrice Laura Putnic e dalla Vicedirettrice Camelia Avramescu, questo liceo di Arad, consapevole del suo prodigioso patrimonio, guarda con fiducia al futuro.

*storico e analista politico

 

 

*** “ALTRO”: IL RISCALDAMENTO GLOBALE DIPENDE DAL MOTORE METEOROLOGICO DOMINATO DALLA POTENZA DEL SOLE. LE ATTIVITÀ UMANE INCIDONO AL LIVELLO DEL 5%: IL 95% DIPENDE INVECE DA FENOMENI NATURALI LEGATI AL SOLE. ATTRIBUIRE ALLE ATTIVITÀ UMANE IL SURRISCALDAMENTO GLOBALE È SENZA FONDAMENTO SCIENTIFICO”. 

(ANTONINO ZICHICHI)

 

***”ALTRO”: Greta Thunberg è la più pagata delle prime  “100 attiviste” …e, già questo dato, dovrebbe far riflettere molto chi abbia un minimo di logica ed attenzione. L’invenzione del fenomeno “Greta”, eroina della lotta per la difesa del clima mondiale ecc., la coglie all’età di 15 anni, durante una “spontanea” ed “improvvista” dalla “bambina”… Ebbene, ora a soli 19 anni, la indefessa sostenitrice “missionaria” in difesa del clima”, nel 2022, ancora non finito, ha raggiunto un fatturato di ben 82 milioni di dollari…!

In questa sua benemerita, per lei stessa, attività, sono compresi una serie di entrate e diritti diversi in vari settori, mentre il suo patrimonio è stimato intorno ai 245 milioni di dollari , tra investimenti vari, proprietà, contratti con la cosmetica CoverGirl, ed il lancio di un profumo per il mercato dei ragazzi denominato “Da Greta con Amore” ed una linea di Moda, la “Seduzione by Greta Thunberg”; diversi ristoranti e la catena “Le Pizze di mama Greta” ed una squadra di Calcio, gli “Angeli di Stoccolma”, quindi, un suo marchio di Vodka(“Pure Wonderthunberg – Svezia”) ed altro ancora!

 

AVVISO: seguite su canale youtube Mario Alizzi.  GRAZIE!

LINK:

https://www.youtube.com/channel/UCL2ITxpBVEpZsEd-422RXwQ

 

NOTA: all’8 dicembre 2023, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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