5 Maggio 2024
NELLE AULE dei TRIBUNALINOTE & NOTIZIE

DOPO LA SEMILIBERTA’ ALL’ ASSASSINO DI GRAZIELLA CAMPAGNA, IL FRATELLO PIETRO: “CI VERGOGNIAMO DI ESSERE ITALIANI E LO STATO E’ L’ESECUTORE MORALE DI GRAZIELLA”

Soprattutto nella nostra Provincia di Messina, grande ed amarissima sorpresa per la scarcerazione dell’omicida Giovanni Sutera, già definitivamente condannato all’ergastolo per dell’allora ragazzina Graziella Campagna, uccisa, a 17 anni presso Messina, il 12 dicembre 1985, a causa di una particolare “agenda”, ai cui fatti vi rimandiamo.

Il logico sconcerto del fratello Pietro, per ben trentasette anni nell’Arma dei Carabinieri, oggi in pensione, si vede sia nell’espressione del suo volto, che nelle sue spontanee, logiche e significative parole: “Giovanni Sutera, in tutti questi anni non ha mai fornito un contributo alle indagini e non si è mai pentito, non ha mai detto la verità e non merita dei benefici, è una legge sbagliata”.

A proposito del killer Sutera – sottolinea Pietro –: “Intanto sono due ergastoli, uno per mia sorella ed uno per un gioielliere, non è un ergastolo, dovrebbero essere 60 anni di galera, ma ne ha scontato solo nove anni. Quello che proviamo è indescrivibile, è un dolore enorme, oltre ad essere indignati mi vergogno di essere essere un cittadino italiano in  questo momento. Non si può accettare” e, quindi, Pietro Campagna si chiede e chiede: “Non ha pagato il suo debito, come ha ottenuto questa semilibertà? Già in passato l’ha ottenuta ed è stato rinchiuso, era stato revocato il provvedimento, oggi su quale base?! Gianni Sutera fa volontariato…?!

Pietro Campagna, ora paventa e si domanda, con amara ironia,  che venga scarcerato pure l’altro assassino, Gerlando Alberti… ed anzi: “E’ possibile che per ottenere giustizia ci dobbiamo rivolgere alla TV?” e solo così, infatti, allora il provvedimento venne revocato.(SIC) ed, ora, “stiamo facendo la stessa cosa…”.

Il fratello di Graziella, ricorda come Sutera non stesse male e, quindi, non ci fosse alcun motivo per scarcerarlo, eppoi: “perchè questi non collaborano e, non parlano? Perché chi copriva la latitanza… loro sono personaggi del luogo e sono personaggi che dagli atti processuali emergono…”

“Andiamo nelle scuole a parlare di legalità, a parlare del caso di Graziella, ma quando ci chiedono dove sono gli assassini di vostra sorella cosa possiamo rispondere?» ed:  “Ancora una volta la giustizia ci fa vergognare di essere italiani”.

Infine, una sofferta conclusione di Pietro Campagna: “Io mi sento tradito. Per trentasette anni sono stato fedele all’Arma dei Carabinieri ed allo Stato, ho scelto la via della Giustizia e non della vendetta… c’erano tutti i presupposti per vendicarmi, ci siamo trovati dinanzi ad un muro di cemento armato!” e, quindi, veramente e logicamente scosso e deluso, conclude con un giustificatissimo sfogo, che, verosimilmente, la stragrande maggioranza degli Italiani condividono: “lo Stato è diventato esecutore morale della morte di mia sorella, un cattivo esempio…!”

 

 

ATTENZIONE! IN SEGUITO AD UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al 2 maggio 2022, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

TOTALI: 122.130 PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA “ECCELLENTE”!

-Terribile 4694 – Insufficiente 3954

I “MI PIACE”  30.890 IL 62 PER CENTO DEL TOTALE  E, dal 30 ottobre 2017, LETTORI IN ON LINE 32651

*In questi dati non è compreso il numero di coloro che, sono l’ampia maggioranza, leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”.

SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO

VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

 

 

 

 

 

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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