Chi firmò le leggi razziali? Giorgio Bocca, Padre Gemelli, Fanfani e…
Ci siamo occupati ampiamente delle “leggi razziali” del 1938 nel numero di febbraio di quest’anno, proprio nell’anniversario della loro emanazione, attraverso un ben articolato ed approfondito documentato spazio “controcorrente” ad opera del collega e storico Francesco Paolo di Auria.
In esso, sono stati smentiti, clamorosamente, luoghi comuni, dicerie e castronerie propagandistiche su quei fatti e persone e della Sinistra in particolare, relativamen-te alla verità di quei tempi.
Per chi volesse approfondire l’argomento, alla luce della logica e realistica revisione storica, lo rimandiamo a quel numero di SICILIA OCCIDENTE.
In questa seconda occasione, riportiamo, quanto scritto dal già decantato giornalista, Giorgio Bocca…!
“Sono i “Protocolli dei Savi Anziani di Sion” un documento dell’Inter-nazionale ebraica contenente i piani attraverso cui il popolo ebraico intende giungere alla do-minazione del mondo”, scriveva già il giornalista, Giorgio Bocca, su “La Provincia Grande”, di Cuneo, il 14 agosto 1942.
“A lungo è durata la preparazione consistente nella formazione di un reticolo capillare, unito negli intenti e potente nella finanza; quindi ha avuto inizio l’opera di dissolvimento. I primi ostacoli da abbattere erano le due forze dell’aristocrazia e del clero. Così gli ebrei preparano la Rivoluzione francese. L’aristocrazia cade nelle loro mani per mezzo del denaro, il clero combattuto e screditato dalla critica e dalla stampa. Il malgoverno da essi prodotto stanca e disgusta il popolo. Gli ebrei allora lanciano il grido: ”Libertà, fratellanza, uguaglianza”. La massa illusa e piena di speranza abbatte le solide istituzioni e prepara il campo a quelle forme di governo liberali e democratiche in cui gli ebrei, padroni dell’oro, divengono i dominatori. Dice il testo: ”Abbiamo trasformato i loro governi in arene dove si combattono le guerre di partito”, e più oltre “l’abuso di potere di parte dei singoli farà crollare tutte le istituzioni”.
Si capisce benissimo perché Giorgio Bocca, coerentemente, aveva firmato nel 1938 il manifesto della razza insieme, tra gli altri, a Giorgio Almirante, Pietro Badoglio, Vittorio Beonio Brocchieri, Mario Missiroli, Amintore Fanfani, padre Agostino Gemelli.
Ed ecco il commento diffuso dall’Associazione “LiberaliPerIsrale” – 26 dicembre 2011!:
E’ MORTO GIORGIO BOCCA UNO DEI FIRMATARI» DELLE LEGGI RAZZIALI
«Ah già, è morto Bocca. Fascista quando c’era il fascismo; antifascista quando c’era l’antifascismo, Craxiano quando c’era Craxi e anticraxiano quando non c’era craxi. Beh insomma è anche vero che la coerenza non è sempre un pregio… Eviriamo gli insulti, certamente peró un uomo che ha aiutato a dividere l’Italia, partecipando attivamente a costruire la scuola dell’odio, non può essere indicato come esempio mo-rale e professionale da seguire.
E’ MORTO GIORGIO BOCCA E, IMMEDIATAMENTE,E’ INIZIATO IL PROCESSO DI IPOCRITA BEATIFICAZIONE DEL DEFUNTO. NEGLI ARTICOLI DEI GIORNALI ON-LINE. SI PARLA DEL SUO PASSATO DA PARTIGIANO MA TUTTI FINGONO DI AVER DIMENTICATO GLI INFAMI ARTICOLI RAZZISTI E ANTISEMITI CHE IL “NOSTRO” SCRIVEVA DURANTE IL FASCISMO!
E, quindi, Maurizio Chiari riporta un articolo del nostro esimio giornalista:
“…Non tutti i «gentili» – per sfortuna degli ebrei – sono stati però degli «ingenui» o «zucche vuote» come essi amano chiamarli. Anche essi, o almeno una parte di essi ha saputo guardare il viso non amabile forse, ma pur tuttavia immutabile, della realtà. Un colpo tremendo deve aver subito il cuore ebreo nel vedere sorgere un movimento, quale quello fascista che denunciava la inconsistenza pratica della parola libertà nel campo politico dove gli uomini sono in tal modo costrutti da trasformare la libertà loro accordata in anarchia.
Una rabbia immensa deve aver riempito il cuore degli anziani di Sion, nel sentire dei non ebrei dire che il comunismo è un’ utopia irraggiungibile e che le sue applicazioni pratiche sono costruzioni meccaniche e crudeli dove milioni di schiavi lavorano per una minoranza di dirigenti (ebrei). L’odio di chi vede svelati i suoi piani è enorme, l’odio di chi vede rovinati i propri piani è tremendo. Questo odio degli ebrei contro il fascismo è la causa prima della guerra attuale.
La vittoria degli avversari solo in apparenza, infatti, sarebbe una vittoria degli anglosassoni e della Russia; in realtà sarebbe una vittoria degli ebrei.
A quale ariano, fascista o non fascista, può sorridere l’idea di dovere in un tempo non lontano essere lo schiavo degli ebrei? È certo una buona arma di propaganda presentare gli ebrei come un popolo di esseri ripugnanti o di avari strozzini, ma alle persone intelligenti è sufficiente presentarli come un popolo intelligente, astuto, tenace, deciso a giungere, con qualunque mezzo, al dominio del mondo.
Sarà chiara a tutti, anche se ormai i non convinti sono pochi, la necessità ineluttabile di questa guerra, intesa come una ribellione dell’Europa ariana al tentativo ebraico di porla in stato di schiavitù”
(Giorgio Bocca, La Provincia – Granda – 14 agosto 1942).
Ai Lettori, la loro riflessione…!
ATTENZIONE!!! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio.
DI CONSEGUENZA, al 2 maggio 2019, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:
TOTALI 106.050 di cui: “terribile”: 3194 – “insufficiente”: 3239 (a correzione del dato precedente) – La stragrande maggioranza: “ECCELLENTE”! “MI PIACE”: 24546 “non mi piace”: 6566 – dal 30 Ottobre 2017 in diretta on line: 12502
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