di Mariateresa Conti – Sab, 18/07/2015 – 07:00
Di «Mio padre di sinistra non lo era di certo». Era il 1994, due anni dopo la strage di via D’Amelio. E Manfredi Borsellino, il figlio del giudice Paolo trucidato in quell’eccidio, in un’intervista, smentiva lo zio Salvatore, fratello minore del padre, che tacciava di «sciacallaggio» chiunque osasse dire che Paolo era di destra. Corsi e ricorsi storici, la storia si ripete, 23 anni dopo: da un lato i figli, che quest’anno hanno voluto rimarcare la loro assenza alle celebrazioni del 19 luglio, domenica proprio come 23 anni fa, contro l’«antimafia di facciata» che, caso Crocetta docet, vuol fare del ricordo un proprio spot; dall’altro una sinistra che a dispetto delle simpatie di destra di Paolo Borsellino – da giovane studente si iscrisse al Fuan, l’organizzazione universitaria del Msi, e proprio il Msi, il 19 maggio del 1992, quattro giorni prima dell’uccisione di Giovanni Falcone, votò Borsellino come capo dello Stato di bandiera, tributandogli 47 voti – tenta in ogni modo di tirarlo per la giacca. Tuttora.
Povero Paolo Borsellino, icona di destra strattonata da una sinistra che continua a tentare di usare lui e che ha usato e buttato via alcuni dei suoi affetti più cari. Come Lucia, la figlia, bandiera della giunta guidata da Rosario Crocetta sino a qualche settimana fa, quando all’indomani dell’arresto dell’amico e medico personale del governatore Matteo Tutino si è dimessa, e ancora la notizia dell’intercettazione choc su di lei non era di dominio pubblico. O come la sorella Rita, eurodeputata del Pd dal 2009 al 2014 ma ormai fuori dalla politica e in rottura col Pd dal 2012, quando apertamente si rifiutò di sostenere alle Regionali proprio Crocetta. Corsi e ricorsi storici, ancora una volta. Nel 1994 Rita, certamente non di destra, non fece salire a casa sua in via D’Amelio l’allora premier Silvio Berlusconi, intervenuto alle commemorazioni, e parlò con lui solo al citofono. Adesso sempre Rita, come ha rivelato il fratello Salvatore a Radio24 , «ha mandato un sms a Crocetta, scrivendogli di non presentarsi alle manifestazioni di via D’Amelio perché non sarebbe una persona gradita».
SICILIA OCCIDENTE, però, tornerà a scrivere su Paolo Borsellino e sulla speculazione della Sinistra e, non solo su questo grande Uomo che, insieme a Giovanni Falcone, si sono sacrificati per difendere uno Stato, quantomeno incapace, superficiale e distratto, all’interno del quale, verosimilmente, è maturato l’assassinio anche del Generale Dalla Chiesa e, tanto, tanto altro…!
ATTEZIONE!!! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio.
DI CONSEGUENZA, all’1 agosto 2018, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:
TOTALI 98501 di cui: “terribile” 1991 – “insufficiente”: 2921 – La stragrande maggioranza: “ECCELLENTE”! “MI PIACE”: 21815– “non mi piace”: 6338
NB. in questi dati non è compreso il numero di coloro che leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”, che, ovviamente, sono la grande maggioranza!
SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO, VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!