9 Maggio 2024
NOTE & NOTIZIE

“15 poesie” di Michele Stilo ed un ricordo di un originale intelletto e grande personaggio

Riproponiamo un importante evento riguardante il “mitico regista” Michele Stilo, da Noi pubblicato nel giugno 2017, che rappresenta  un significativo scorcio della nostra storia non solo locale

Domenica 4 giugno 2017 nell’Auditorium Maggiore La Rosa è stato presentato il volumetto  di  Michele Stilo “15 poesie”, curato da Nino Sottile Zumbo, con illustrazioni di Francesco De Francesco, pubblicato da Giambra Editori. Si tratta della riedizione di un testo già pubblicato in proprio da Stilo nel 1984, messo in vendita allora al prezzo simbolico di 100 lire. La presentazione, organizzata dall’associazione Genius Loci e da Giambra Editori, ha visto gli interventi di Bernardo Dell’Aglio, presidente della Genius Loci, e di Nino Sottile Zumbo, curatore del libro, con la lettura delle poesie a cura di Claudia Soraci. Bernardo Dell’Aglio ha iniziato parlando del 7 agosto 1956, quando Stilo, all’età di soli 27 anni, mise in scena nel Teatro greco di Tindari, l’Aiace di Sofocle, dando vita ad un sogno: riaprire un teatro antico. E per fare questo dovette lottare, perché allora non era nella mentalità comune poter utilizzare un teatro antico per fare spettacoli.  Per il suo lavoro fu aiutato da Alessandro Manganaro, illustre figura di grecista, dal Liceo Valli, da studenti universitari, assieme a tanti altri. Il progetto andò avanti alla grande, ma, ha raccontato Dell’Aglio, Stilo si servì anche delle prestazioni di una “fattucchiera” per allontanare il “malocchio”! L’esperienza dell’Aiace a Tindari fu preceduta dal Teatro Sperimentale Universitario di Barcellona, sempre con la presenza di Manganaro, con spettacoli messi in scena al Mandanici. Negli anni Sessanta Stilo diviene artefice di una nuova iniziativa: far rinascere in Sicilia il Dramma Sacro sul sagrato del Duomo di San Sebastiano, con il Sebastiano di Narbona, con Alberto Lupo e Lydia Alfonsi e Barabba, del belga Michel De Ghelderode. Propose pure il Teatro della Magna Grecia a Tindari e Atene, e l’I.N.D.A. a Siracusa, ma i tempi non erano ancora maturi. Michele Stilo è scomparso il 19 aprile del 2000 e al suo funerale non ha voluto nessuno. In conclusione, la storia di Michele Stilo, per oltre venti anni, ha coinciso con la storia  del teatro locale e nazionale. Nino Sottile Zumbo, curatore del volumetto, nel ringraziare Luigi Stilo, figlio di Michele, per averlo coinvolto come curatore della riedizione del libro, ha letto il ritratto dell’autore tracciato dal poeta Bartolo Cattafi, e successivamente ha spiegato come venne a conoscenza del libro. Lo trovò sulla scrivania dello zio Cosimo Sottile, un sacerdote oggi scomparso, molto conosciuto in città, con la dedica di Stilo. Si soffermò sulla prefazione di Vincenzo Leotta, dove in un passaggio si legge: ”Michele Stilo, che di poeta non fa professione, ha il dono raro della chiarezza e della leggibilità. Nelle quindici poesie qui raccolte, scritte – e anche questo è singolare – nell’arco di un decennio e lasciate a stagionare per uno spazio di tempo pressoché uguale, le immagini si dispongono con naturalezza, con un andamento, si direbbe, scenico…”. Sottile si chiese allora perché Stilo scrivesse poesie, e andò a cercarlo al suo negozio di dischi in via Garibaldi. Lo trovò intento a leggere Aiace, fece un lungo soliloquio ma la risposta non giunse. L’impressione di Sottile è quella che scrivere rappresenta una colpa. La macchia d’inchiostro è come la macchia di sangue!Sul palco dell’auditorium è stata collocata la sagoma di Michele Stilo a grandezza naturale, realizzata dalla Genius Loci negli anni scorsi, assieme ad altri “genii loci” barcellonesi, nel quadro della valorizzazione di alcune figure storiche della città.All’incontro erano presenti l’assessore Ilenia Torre e nel folto pubblico alcune personalità, come la storica dell’arte messinese Teresa Pugliatti assieme al marito, il prof. Luigi Ferlazzo Natoli, spesso nella nostra città per eventi culturali di rilievo.Il gruppo di lavoro della Genius Loci è composto da: Bernardo Dell’Aglio (Presidente), Mimmarosa Barresi, Marcello Crinò, Rosita Dell’Aglio (Segretario), Beniamino Faliti, Emiliano Giamboi, Luigi Lo Giudice (Vice Presidente), Beppe Iacono, Gaetano Mercadante, Daniela Motta (Coordinatore), Toni Raimondo, Erminio Salzano.

A margine dell’articolo di cui sopra, dell’arch. Marcello Crinò sulla presentazione di 15 poesie inedite del Regista e, quindi, Uomo di cultura, Michele Stilo, vogliamo cogliere l’occasione per ricordare la grande amicizia e condivisione di tanti i temi e grande simpatia intercorsi tra il Cav. e Mario Alizzi, nostro editore e direttore. 

Sono stati davvero tanti e diversi gli “aneddoti”,  le situazioni, le “scene”, le grandi discussioni tra i Due. Attento lettore di SICILIA OCCIDENTE sin dalla lontana nascita di questa Testata, nel settembre del 1982 – prima come piccola ed ancora sconosciuta “Agenzia di Stampa” e poi, dal gennaio 1986, in versione moderna, tabloid a sei colonne, verosimilmente, almeno in Italia, la prima Testata giornalistica ad usare il Macintosh, grazie all’allora pioniere e compagno di classe di Mario Alizzi, al liceo scientifico “Luigi Valli”, Emilio Passaniti, che lo introdusse nelle nostre parti – Michele Stilo dava consigli, raccontava eventi della sua vita personale ed artistica all’amico giornalista e la loro intesa era tale che nel 1970,  quando decise di fare una azione eclatante per richiamare l’attenzione sul teatro greco del Tindari ed in generale sulla cultura, chiese la “complicità” del giovane Alizzi, allora Capo del Movimento politico-culturale e sociale “ORDINE NUOVO”.  Dopo essersi consultati a vicenda sul da farsi, una mattina e per diversi giorni, militanti di O.N e del FAS, “Fronte di “Azione Studentesco – di cui era presidente l’attuale e stimato avv. Guglielmo D’Anna – allora molto attivi nelle scuole e realtà politica e sociale non solo locale, diedero vita all’“occupazione” dell’antico Teatro, alla quale, in verità, si aggiunsero anche elementi del MSI locale.  In quella esaltante ed eccezionale occasione,  un ruolo importante lo ebbe il barcellonese Melo Freni, già affermato giornalista e scrittore, che attraverso diversi servizi presso la RAI, fece, di molto, conoscere a livello nazionale l’evento! Noi, su S.O. –  edizione cartacea ed ora da tempo anche su quella On line – abbiamo dato ampio spazio a quello che è stato uno dei fatti più interessanti e “particolari” e sul quale avremo tempo e modo per ritornare in maniera più approfondita, e che ormai fa parte della  “Storia”, non solo barcellonese!

… Michele Stilo, in uno dei tanti momenti dell’ “occupazione” del Teatro greco del Tindari mentre conversa con alcuni “occupanti”. Tra gli altri, si riconosce Mario Alizzi, con gli occhiali e con la camicia paramilitare dell’allora Ordine Nuovo.

… Un’altra foto “storica”, con l’allora ancora giovane giornalista barcellonese Melo Freni, con accanto alla sua destra, Michele Stilo, mentre si intrattiene con gli “occupanti” del Teatro Greco di Tindari

ATTENZIONE!!! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al 2 maggio 2019, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

TOTALI  106.050 di cui: “terribile”: 3194 –  “insufficiente”: 3239 (a correzione del dato precedente) –  La stragrande maggioranza: ECCELLENTE”!  “MI PIACE”:  24546 “non mi piace”: 6566 – dal 30 Ottobre 2017 in diretta on line: 12502

NB. in questi dati non è compreso il numero di coloro che leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”, che, ovviamente, sono la grande maggioranza!

SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO, VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

 

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Grazie per aver votato!

 

Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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