“15 poesie” di Michele Stilo ed un ricordo di un originale intelletto e grande personaggio
Riproponiamo un importante evento riguardante il “mitico regista” Michele Stilo, da Noi pubblicato nel giugno 2017, che rappresenta un significativo scorcio della nostra storia non solo locale
Domenica 4 giugno 2017 nell’Auditorium Maggiore La Rosa è stato presentato il volumetto di Michele Stilo “15 poesie”, curato da Nino Sottile Zumbo, con illustrazioni di Francesco De Francesco, pubblicato da Giambra Editori. Si tratta della riedizione di un testo già pubblicato in proprio da Stilo nel 1984, messo in vendita allora al prezzo simbolico di 100 lire. La presentazione, organizzata dall’associazione Genius Loci e da Giambra Editori, ha visto gli interventi di Bernardo Dell’Aglio, presidente della Genius Loci, e di Nino Sottile Zumbo, curatore del libro, con la lettura delle poesie a cura di Claudia Soraci. Bernardo Dell’Aglio ha iniziato parlando del 7 agosto 1956, quando Stilo, all’età di soli 27 anni, mise in scena nel Teatro greco di Tindari, l’Aiace di Sofocle, dando vita ad un sogno: riaprire un teatro antico. E per fare questo dovette lottare, perché allora non era nella mentalità comune poter utilizzare un teatro antico per fare spettacoli. Per il suo lavoro fu aiutato da Alessandro Manganaro, illustre figura di grecista, dal Liceo Valli, da studenti universitari, assieme a tanti altri. Il progetto andò avanti alla grande, ma, ha raccontato Dell’Aglio, Stilo si servì anche delle prestazioni di una “fattucchiera” per allontanare il “malocchio”! L’esperienza dell’Aiace a Tindari fu preceduta dal Teatro Sperimentale Universitario di Barcellona, sempre con la presenza di Manganaro, con spettacoli messi in scena al Mandanici. Negli anni Sessanta Stilo diviene artefice di una nuova iniziativa: far rinascere in Sicilia il Dramma Sacro sul sagrato del Duomo di San Sebastiano, con il Sebastiano di Narbona, con Alberto Lupo e Lydia Alfonsi e Barabba, del belga Michel De Ghelderode. Propose pure il Teatro della Magna Grecia a Tindari e Atene, e l’I.N.D.A. a Siracusa, ma i tempi non erano ancora maturi. Michele Stilo è scomparso il 19 aprile del 2000 e al suo funerale non ha voluto nessuno. In conclusione, la storia di Michele Stilo, per oltre venti anni, ha coinciso con la storia del teatro locale e nazionale. Nino Sottile Zumbo, curatore del volumetto, nel ringraziare Luigi Stilo, figlio di Michele, per averlo coinvolto come curatore della riedizione del libro, ha letto il ritratto dell’autore tracciato dal poeta Bartolo Cattafi, e successivamente ha spiegato come venne a conoscenza del libro. Lo trovò sulla scrivania dello zio Cosimo Sottile, un sacerdote oggi scomparso, molto conosciuto in città, con la dedica di Stilo. Si soffermò sulla prefazione di Vincenzo Leotta, dove in un passaggio si legge: ”Michele Stilo, che di poeta non fa professione, ha il dono raro della chiarezza e della leggibilità. Nelle quindici poesie qui raccolte, scritte – e anche questo è singolare – nell’arco di un decennio e lasciate a stagionare per uno spazio di tempo pressoché uguale, le immagini si dispongono con naturalezza, con un andamento, si direbbe, scenico…”. Sottile si chiese allora perché Stilo scrivesse poesie, e andò a cercarlo al suo negozio di dischi in via Garibaldi. Lo trovò intento a leggere Aiace, fece un lungo soliloquio ma la risposta non giunse. L’impressione di Sottile è quella che scrivere rappresenta una colpa. La macchia d’inchiostro è come la macchia di sangue!Sul palco dell’auditorium è stata collocata la sagoma di Michele Stilo a grandezza naturale, realizzata dalla Genius Loci negli anni scorsi, assieme ad altri “genii loci” barcellonesi, nel quadro della valorizzazione di alcune figure storiche della città.All’incontro erano presenti l’assessore Ilenia Torre e nel folto pubblico alcune personalità, come la storica dell’arte messinese Teresa Pugliatti assieme al marito, il prof. Luigi Ferlazzo Natoli, spesso nella nostra città per eventi culturali di rilievo.Il gruppo di lavoro della Genius Loci è composto da: Bernardo Dell’Aglio (Presidente), Mimmarosa Barresi, Marcello Crinò, Rosita Dell’Aglio (Segretario), Beniamino Faliti, Emiliano Giamboi, Luigi Lo Giudice (Vice Presidente), Beppe Iacono, Gaetano Mercadante, Daniela Motta (Coordinatore), Toni Raimondo, Erminio Salzano.
A margine dell’articolo di cui sopra, dell’arch. Marcello Crinò sulla presentazione di 15 poesie inedite del Regista e, quindi, Uomo di cultura, Michele Stilo, vogliamo cogliere l’occasione per ricordare la grande amicizia e condivisione di tanti i temi e grande simpatia intercorsi tra il Cav. e Mario Alizzi, nostro editore e direttore.
Sono stati davvero tanti e diversi gli “aneddoti”, le situazioni, le “scene”, le grandi discussioni tra i Due. Attento lettore di SICILIA OCCIDENTE sin dalla lontana nascita di questa Testata, nel settembre del 1982 – prima come piccola ed ancora sconosciuta “Agenzia di Stampa” e poi, dal gennaio 1986, in versione moderna, tabloid a sei colonne, verosimilmente, almeno in Italia, la prima Testata giornalistica ad usare il Macintosh, grazie all’allora pioniere e compagno di classe di Mario Alizzi, al liceo scientifico “Luigi Valli”, Emilio Passaniti, che lo introdusse nelle nostre parti – Michele Stilo dava consigli, raccontava eventi della sua vita personale ed artistica all’amico giornalista e la loro intesa era tale che nel 1970, quando decise di fare una azione eclatante per richiamare l’attenzione sul teatro greco del Tindari ed in generale sulla cultura, chiese la “complicità” del giovane Alizzi, allora Capo del Movimento politico-culturale e sociale “ORDINE NUOVO”. Dopo essersi consultati a vicenda sul da farsi, una mattina e per diversi giorni, militanti di O.N e del FAS, “Fronte di “Azione Studentesco – di cui era presidente l’attuale e stimato avv. Guglielmo D’Anna – allora molto attivi nelle scuole e realtà politica e sociale non solo locale, diedero vita all’“occupazione” dell’antico Teatro, alla quale, in verità, si aggiunsero anche elementi del MSI locale. In quella esaltante ed eccezionale occasione, un ruolo importante lo ebbe il barcellonese Melo Freni, già affermato giornalista e scrittore, che attraverso diversi servizi presso la RAI, fece, di molto, conoscere a livello nazionale l’evento! Noi, su S.O. – edizione cartacea ed ora da tempo anche su quella On line – abbiamo dato ampio spazio a quello che è stato uno dei fatti più interessanti e “particolari” e sul quale avremo tempo e modo per ritornare in maniera più approfondita, e che ormai fa parte della “Storia”, non solo barcellonese!
… Michele Stilo, in uno dei tanti momenti dell’ “occupazione” del Teatro greco del Tindari mentre conversa con alcuni “occupanti”. Tra gli altri, si riconosce Mario Alizzi, con gli occhiali e con la camicia paramilitare dell’allora Ordine Nuovo.
… Un’altra foto “storica”, con l’allora ancora giovane giornalista barcellonese Melo Freni, con accanto alla sua destra, Michele Stilo, mentre si intrattiene con gli “occupanti” del Teatro Greco di Tindari
ATTENZIONE!!! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio.
DI CONSEGUENZA, al 2 maggio 2019, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:
TOTALI 106.050 di cui: “terribile”: 3194 – “insufficiente”: 3239 (a correzione del dato precedente) – La stragrande maggioranza: “ECCELLENTE”! “MI PIACE”: 24546 “non mi piace”: 6566 – dal 30 Ottobre 2017 in diretta on line: 12502
NB. in questi dati non è compreso il numero di coloro che leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”, che, ovviamente, sono la grande maggioranza!
SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO, VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!