9 Maggio 2024
NOTE & NOTIZIE

La conferma del sequestro di oltre 28 milioni di euro all’imprenditore Santalucia legato al clan Santapaola e alla mafia barcellonese

Alla lunga, si è comunque conclusa una importante vicenda giudiziaria che ha permesso la ricostruzione di un puzzle dell’attività criminosa dell’imprenditore Salvatore Santalucia, di Roccella Valdemone (me). Questi, è stato da tempo ben individuato dagli inquirenti negli anni,  quale avente un preciso ruolo malavitoso nel  campo delle energie delle fonti rinnovabili, del movimento terra e della produzione del cemento, nel quadro del suo agire in collaborazione e come elemento di riferimento tra i clan di Santapaola e della “famiglia barcellonese”, nelle province di Messina e Catania, come, del resto, è più volte emerso dalle indagini degli investigatori e dalle stesse dichiarazioni del “pentito” Carmelo Bisognano”

In particolare, “Turi più”, il Santalucia, ha avuto, in pochi anni, un crescente rapido successo, ottenendo numerosi e diversi appalti e conseguenti arricchimenti tali da accumulare ingenti patrimoni di immobili e mobili, grazie anche all’ “alleanza operativa” con altre importanti imprese come la “Eolo Costruzioni SRL” del “gruppo Nicastri”, appunto, apicale società nell’operare, indisturbato, nel settore nei parchi eolici, mentre sarebbe significativo il fatto che, secondo ormai gli organismi d’investigazioni, il Vito Nicastri sarebbe in contatto con il superlatitante Matteo Messina Denaro, con il quale, quindi, agirebbe di concerto. In questo quadro, la DIA di Palermo e Messina, al Nicastri, ha confiscato un patrimonio  complessivo di ben 1.5 miliardi di euro.

La DIA, nelle sue lunghe ed impegnative, annose indagini, nel ricostruire le attività criminose del Santalucia, ha, logicamente, accertato le discrepanze tra i redditi ufficialmente dichiarati e le invece, concrete, attività economico-finanziarie e numero e qualità di immobili e mobili, compresa la vasta e diversificata catena agricola e dell’allevamento del bestiame, di fatto, posseduti dal Santalucia, concludendone il chiaro indebito ed l’illegale arricchimento.

Ora, la Corte ha confermata le confisca del patrimonio totale del Santalucia, già effettuati tra il 2015 ed 2016 ed emessa nella sentenza di primo grado del maggio 2017. Si tratta di un patrimonio vastissimo e molto diverso, come  4 aziende del settore agricolo, dell’allevamento, del movimento terra, della produzione del calcestruzzo ed opere edilizie, ben 326 terreni a Roccella Valdemone, in provincia di Messina, a Gaggi e Castiglione di Sicilia in quella di Catania, per un totale di 220 ettari, più 23 fabbricati, 26 veicoli ed, ovviamente, tanti e diversi conti e titoli bancari, per un totale generale di 28 milioni di euro e mezzo.

 

ATTENZIONE!!! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al 2 maggio 2019, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

TOTALI  106.050 di cui: “terribile”: 3194 –  “insufficiente”: 3239 (a correzione del dato precedente) –  La stragrande maggioranza: ECCELLENTE”!  “MI PIACE”:  24546 “non mi piace”: 6566 – dal 30 Ottobre 2017 in diretta on line: 12502

NB. in questi dati non è compreso il numero di coloro che leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”, che, ovviamente, sono la grande maggioranza!

SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO, VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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