Turillo Sindoni, un artista ed un uomo da riscoprire

E’ stato, veramente, interessante il convegno sullo scultore Turillo Sindoni nel 150° anniversario della nascita, il 24 dicembre del 1868,  svoltosi il Sabato 29 dicembre 2018, alle ore 18,30, nella  sede della Corda Fratres di Barcellona Pozzo di Gotto, e morto a   Roma nel 1941, dove fu seppellito inizialmente nel cimitero del Verano, per poi essere fu poi riesumato e spostato in una piccola cella.

Turillo Sindoni,  realizzò tantissime opere per l’Italia e per paesi stranieri, quali Stati Uniti, Brasile e Uruguay, in prevalenza monumenti ai caduti, sculture cimiteriali, statue per chiese, ritratti ma, purtroppo, quasi dimenticato anche dalla sua città natale, con la quale non ebbe rapporti propriamente idilliaci, ed in parte penalizzato dalla storia dell’arte perché non si aggregò ai movimenti artistici che nascevano nel periodo in cui visse e operò, ma seguì, da spirito indipendente qual’era, i valori del realismo, trasferiti in opere di grande forza espressiva.

VERSO DESTRA: l’arch. Marcello Crinò, nuovo presidente della “Corda Fratres” e Simone Cardullo durante un momento del convegno

A relazionare sulla vita e le opere dell’artista si sono alternati tre studiosi che hanno portato avanti una difficile ricerca, dando vita a un libro di prossima pubblicazione: Massimo Sindoni, Simone Cardullo e Andrea Italiano.

Dopo una breve introduzione del  presidente del sodalizio Marcello Crinò, e dopo i saluti dell’Assessore Nino Munafò, anche a nome del Sindaco Roberto Materia, è intervenuto il dottor Massimo Sindoni, discendente dello scultore. Questi, ha ricordato che il suo antenato nacque nel vicolo di San Paolino il 24 dicembre del 1868 e, trasferitosi a Roma, si sposò con la nobildonna Anna Elisabetta Maria Maddalena Rainati, nipote del papa Pio X, soffermandosi anche sul rapporto di Sindoni con la stampa, documentando le immagini di giornali d’epoca, quotidiani e periodici, con gli articoli e le foto delle opere. Da questo, assieme ai contatti con l’alta società, si evince che lo scultore si sapeva muovere bene in tutti gli ambienti.

Simone Cardullo, appassionato di ricerca storica e biografica, già autore di vari libri sui più svariati argomenti, ha esposto  tutta la vicenda dell’artista, dalla sua formazione barcellonese presso la Scuola di disegno, fino all’Accademia di Roma, e la successiva apertura di tre studi nella capitale, dove realizzò ben centoventiquattro opere documentate, ma delle quali ben cinquantadue risultano non rintracciabili o scomparse. A proposito dei tanti monumenti ai caduti realizzati, ha evidenziato la vicenda del mancato monumento ai caduti di Barcellona, dovuta alle polemiche per l’aumento del costo pattuito inizialmente da Sindoni con il Comitato promotore. 

Sul tavolo dei relatori sono stati esposti un bassorilievo in bronzo, raffigurante il Principe Paternò, acquistato sul mercato antiquario da Nuccio De Francesco, e un bassorilievo in gesso (un “calco”), acquistato a Roma da Andrea Italiano, e proprio Andrea Italiano, storico dell’arte, si è soffermato su Turillo Sindoni “illustre sconosciuto”, spiegando il perché una personalità come il Sindoni non si trovi nei testi di storia dell’arte. Il motivo principale consiste  nel non essere stato un innovatore, ma un artista che si è mosso tra il liberty e il neoclassicismo, ma senza essere d’avanguardia.

VERSO DESTRA: Simone Cardullo, storico locale, Massimo Sindoni ed Andrea Italiano, storico dell’arte

A questo punto Italiano ha sostenuto bisognerebbe operare una revisione critica di tutto il periodo in cui visse Sindoni, per dare il giusto risalto ad artisti che meritano di essere riconosciuti tali. Un altro motivo è dato dalla litigiosità del personaggio, rammentando una lite con lo scultore Buemi di Novara di Sicilia. In tale occasione, nei locali della Corda Fratres sono stati altresì esposti giornali d’epoca, assieme a libri che riportano schede su Sindoni, e numerose cartoline con le foto dei monumenti realizzati, molti dei quali sono scomparsi o non più rintracciabili.

Questa iniziativa su Turillo Sindoni, è già di per sé un fatto molto positivo perché tra l’altro, richiama alle radici della storia culturale ed artistica barcellonese, ma meriterebbe una ulteriore e più allargata iniziativa tendente a far sì che il Comune nella sua istituzione, dedicasse uno spazio alla vita ed alle opere di Turillo Sindoni e, perché no?, anche una scultura celebrativa che sia degna della sua opera e della sua vita!

ATTENZIONE!!! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al’ 5 Dicembre 2018, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

TOTALI  102.090 di cui: “terribile”: 2363 –  “insufficiente”: 3068 – La stragrande maggioranza: ECCELLENTE”!  “MI PIACE”:  23051 – “non mi piace”: 6380 – dal 30 Ottobre 2017 in diretta on line: 8900

NB. in questi dati non è compreso il numero di coloro che leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”, che, ovviamente, sono la grande maggioranza!

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