4 Maggio 2024
EDITORIALENOTE & NOTIZIE

UNA “NORIMBERGA” PER L’ITALIA E LA CATARSI NAZIONALE

Lo abbiamo accennato altre volte, ma ora nel ribadirlo lo chiariamo meglio: lo Stato ed i vari Governi “hanno il dovere di garantire la sicurezza interna, ovvero  l’ordine pubblico e dei confini nazionali, usando tutti i mezzi che la legge impone ed in caso di incapacità, superficialità o peggio di dolo, ne rispondono attraverso le istituzioni e/o come singoli componenti di esse”.  Già in questa estrema sintesi del concetto, vengono spontanee le logiche conclusioni e la domanda: negli anni, ci sono stati dei Governi che, effettivamente, per diversi motivi, non abbiano garantito tutto ciò ai cittadini italiani…?

Immigrazione. Attraverso i dati e le cronache nera e giudiziaria, è facilmente documentabile, che ci sono stati dei Governi, che al contrario, hanno facilitato tale crescente e disordinato fenomeno, facendo sì che una parte significativa di immigrati clandestini si siano dati a delinquere, aggiungendosi alla criminalità interna d aggravando sempre più il problema dell’odine pubblico con tutte le ovvie conseguenze.

Si dovrebbero controllare tante associazioni, circoli, sindacati, cooperative, ong ed altri,  e perciò i legami vari tra questi e certi partiti sull’affare e speculazioni economiche e politiche sull’immigrazione in modo, finalmente chiaro; per far emergere il tutto, anche e soprattutto nelle aule giudiziarie, una volta per tutte, cosa che già avviene, ma ora si dovrebbe fare in modo sistematico dal Nord al Centro ed al Sud. Azione che, del resto, è da riconoscerlo, aveva tempestivamente fatto l’ allora ministro degli Interni Salvini fino alle sue dimissioni dal Governo Conte 1, da lui motivate dai continui “no” e contrasti col 5 Stelle. Insomma, finalmente, dovrà venire a galla tutto il business generale sulla gestione dell’immigrazione, iniziando dai Governi che l’anno favorita negli anni e le colpe per demagogia politica ed altro dei vari partiti.

Magistratura. Già l’allora Francesco Cossiga, come è ormai risaputo, Presidente della Repubblica e poi emerito, più volte e chiaramente, aveva denunciato il marcio e la politicizzazione nel Consiglio Superiore della Magistratura e nell’Associazione Nazionale della Magistratura, tra l’altro, finanche mandando i Carabinieri comandati da un generale di Brigata alla sede del CSM, come non una, ma la più clamorosa azione per cercare di fermare il crescente strapotere di quelle associazioni verticali di categoria. Ora, con lo scandalo del “Tonno Palamara”, come, in tempi non sospetti lo classificò Cossiga, sta emergendo ciò che “il Picconatore” affermava e mai smentito e, pensiamo, mai querelato, spesso denunciava, senza peli sulla lingua.

Solo ora, si scopre che Berlusconi, con l’unica condanna definitiva a quattro anni, per aperta confessione del relatore di quel processo, “non potendo più sopportare il peso del mio senso di colpa”, non poteva e non doveva, assolutamente, essere condannato: “Berlusconi era davanti ad un plotone di esecuzione”, rivela, tra gli altri fatti il giudice Amedeo Franco. Ora, si sa che l’ANM, con a capo Palamara, decideva promozioni, prebende, posti e trasferimenti, secondo la vicinanza personale e/o politica dei suoi colleghi e tanto altro, che avrebbe interessato forse un migliaio di magistrati a vari livelli e territori…ma ora ne vogliono sacrificare solo una ventina…!

Anche qui, è urgente stabilire fatti, nomi, circostanze, legami e, ed appunto, tantissimo altro, non solo a “scendere”, ma specialmente, a “salire” fino ai vertici istituzionali di ieri e di oggi…! Si debbono rivedere e controllare, quindi, tante sentenze e chi le ha emesse, accertandone, definitivamente i fatti veri ed i responsabili di questi…!

Stampa. Gran parte di questa, è stata ed è da decenni il “cane da guardia” dell’intero sistema politico-giudiziario e non solo, nascondendo, ridimensionano, accusando, infangando, mentendo su tantissime vicende e personaggi politici e non, e, spesso, divenendo molti di essa, altro che professionali giornalisti, ma, solo e semplicemente, degli scribacchini, dei notisti di tanti giudici e pm. Nelle TV impazzano tanti di questi “giornalisti” che, di fatto e spesso anche sfacciatamente, si sono trasformati in attivisti di partiti, schieramenti politici e filogovernativi, a prescindere: non meravigli, quindi,  che alcune inchieste, non certo della “nostra stampa”, abbiano rilevato che la Stampa più a sinistra e partigiana dei Paesi europei è quella italiana…!

Noi usiamo a volte il punto esclamativo, ma in casi come questi, ce ne vorrebbero di più data, appunto, la gravità e la delicatezza delle diverse gravissime situazioni all’ interno della politica e delle istituzioni che si dovranno, definitivamente, chiarire, sena più ulteriore tempo.

Lo Stato, con i vari Governi ed Istituzioni, oramai palesemente, per quanto sopra ed altro, non è in grado o non vuole garantire i Cittadini, e, quindi, quel patto morale ed effettivo tra i Cittadini e lo Stato, previsto dal Diritto, è venuto meno e, quindi, o si corre, immediatamente, ai ripari oppure gli Italiani avranno il “diritto morale e materiale” di non riconoscersi in questo Stato, Governi ed Istituzioni!

Di conseguenza, è necessaria un’azione generale, che, una volta per tutte, causi una “CATARSI” della Nazione, di mettere la palla al centro per rifondare e ricostruire tutto per tutti. In caso contrario, come, ammette e riconosce già e non solo, il Diritto Pubblico: Il Popolo che non si senta più garantito nelle sue priorità come la Sicurezza interna e dell’Ordine Pubblico, la Giustizia e la Sicurezza dei confini territoriali e marittimi della Nazione, può non riconoscere e riconoscersi più nello Stato incapace, potendo arrivare alla rivolta contro di esso, alla secessione di una parte del Paese od all’intero ribaltamento dello Stato e dei Governi e delle istituzioni…!

 

Editoriale. SICILIA OCCIDENTE – Maggio 2020 – cartaceo

 

ATTENZIONE!IN SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al 20 giugno 2020, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

113607, PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA “ECCELLENTE”!

-Terribile 3627 – Insufficiente 3580

I “MI PIACE”  27300 IL 62 PER CENTO DEL TOTALE  E, dal 30 ottobre 2017, LETTORI IN ON LINE 23160

*In questi dati non è compreso il numero di coloro che, sono l’ampia maggioranza, leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”.

SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO, VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

 

 

 

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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