Per una foto di Mussolini da una Agenzia di Stampa, cancellato il blog personale di “Mario Alizzi”: la risposta del giornalista a Facebook
In questo mese di gennaio 2022, si sono avuti dei casi, veramente significativi, che hanno visto la censura da parte di Facebook verso degli utenti ma, anche, il giusto riconoscimento dei giudici italiani delle ragioni dei ricorrenti.
Il primo caso: “Colpevole”, di aver violato gli standard di Facebook, l’avvocato Gianni Correggiari è stato “bannato”, per aver pubblicato dei post su Mussolini e sulla Repubblica Sociale, rimanendo sospeso il suo account per quattro mesi e cancellato il suo profilo mentre la “pericolosa” foto del Duce in occasione del suo compleanno è stata rimossa.
L’avvocato bolognese, non si è affatto perso d’animo ed ha presentato ricorso attraverso il suo collega Antonio Pimpini del Foro di Chieti e già nel febbraio 2020, il Tribunale di primo grado aveva condannato Facebook al risarcimento di 15mila euro a titolo di danno morale.
La Corte d’Appello dell’Aquila, con la sentenza 1659 del 9 novembre 2021, ha giudicato lecite le prime due sospensioni dell’account effettuate per commenti lesivi dell’altrui reputazione, per il fatto che l’avv. Correggiari aveva definito “cretino” il proprio interlocutore ma, viceversa, dato ragione al ricorrente riconoscendogli il dovuto risarcimento di tremila euro complessivi da parte di Facebook.
Il secondo caso: Questa volta si tratta di una intervista su “Affaritaliani.it”, al celebre poeta di 95 anni Franco da parte dello stesso direttore della testata, Angelo Maria Perrino, durante la quale, tra le oggettive cose interessanti, si è “permesso” di confermare che:“Mussolini ha fatto più di tutti per gli operai”…
E’, ovviamente e logicamente, chiarissimo che il Direttore Perrino si indigna e protesta contro la decisione di Facebook, invitando i lettori e gli “utenti” di Facebook a postare la video-intervista ovunque possibile. Il risultato non si è fatto attendere perché, in poche ore, come fa sapere lo stesso sito, «il video dell’intervista con il grande poeta 95 enne Franco Loi. censurato da Facebook e riproposto da Affaritaliani.it, è balzato in testa alla classifica dei video più visti del nostro quotidiano.
“La censura si basa solo sul titolo precisa Perrino – perché nel video si parla di cultura, di Mondadori, della Milano che fu, fino alle poesie di Napolitano e al rapporto con Bossi… una chicca sotto il profilo culturale. La parte su Mussolini è il ricordo personale, a distanza di mezzo secolo, di chi quel periodo l’ha veramente vissuto”.
Perrino ha, logicamente, definito la rimozione: “un gesto di violenza becera”, una cosa “folle”. e “molto preoccupato” dai criteri del social perchè: “Non mi risulta che siano stati gli utenti a segnalarlo, anche perché sotto, nei commenti, era nato un piccolo dibattito molto equilibrato, dai toni pacati. Mi spaventa la facilità e la superficialità con cui si può censurare un contenuto, solo perché c’è il nome di Mussolini: stando a queste regole dobbiamo privarci di un discussione sulla nostra storia”.
A questo punto, anche per il persistere della censura che effettua, già alla sola pubblicazione di una foto del Duce, e, probabilmente, senza nemmeno leggere i post, gli articoli ed altro, affonda, senza fraitendimenti, il Direttore Perrino: Se c’è un fascismo, in questa vicenda, è quello di Facebook“.!
E’ stato quel riferimento a Mussolini a far scattare il taglio censorio…
Il quale, secondo il grande poeta, aveva fatto molto per gli operai in termini Mutualistici. Assistenziali. Previdenziali». Ebbene, a detta di…sarebbe bastato quel riferimento nel titolo a mandare in tilt l’algoritmo di Facebook e a motivare la censura. Niente da fare: intervista bloccata e il suo divulgatore inibito per 24ore «come pericoloso sovversivo».
…Ebbene, quanto sopra è successo anche
al blog di “Mario Alizzi”!
Per questo, immediatamente, appunto, bandito e bandato, per aver pubblicato una Nota dell’Agenzia Ansa” che dava notizia di un sindaco del Pd che si è rifiutato di cancellare la cittadinanza onoraria a suo tempo data a Benito Mussolini, tra le ovvie proteste degli estremisti dell’ANPI, ma che, il Primo Cittadino in questione, motivò, confermando la sua decisione e della maggioranza. La notizie era corredata da una foto di una statua in bronzo del Duce.
Cosa, molto più grave però, non solo Facebook ha eliminato definitivamente il Blog personale “Mario Alizzi” ma, anche quello della Testata giornalistica “SICILIA OCCIDENTE”, che, per ciò, sono scomparsi dal “Facebook”. Il che, probabilmente, porterà ad azioni legali da parte dell’interessato contro Facebook.
Riportiamo la risposta del giornalista,
Editore e Direttore di “SICILIA
OCCIDENTE”, a Facebook:
Re: Thank you for submitting your ID
Messaggio di posta da [email protected]: Thank you for submitting your ID
R
25/10/2021 18:58
A Facebook
- ANSA.it
- Liguria
- (Con foto di Mussolini)
Sindaco dem blocca revoca cittadinanza a Mussolini
‘Sarebbe falso storico togliere onorificenza del 1927’
Redazione ANSASAVONA12 ottobre 202119:27NEWS
“(ANSA) – SAVONA, 11 OTT – Nonostante alcuni mal di pancia, dell’Anpi su tutti, Benito Mussolini resterà cittadino onorario di Finale Ligure, comune nella riviera di ponente che gli aveva conferito l’onorificenza nel 1927. Dopo oltre 90 anni il Consiglio comunale, da tempo sollecitato per una revoca dall’Associazione partigiani, alla fine ha affrontato il tema ma ha bocciato la mozione presentata dal consigliere di opposizione ‘Per Finale’ Tiziana Cileto, arrivando anche a una spaccatura nella maggioranza.
Nella discussione, che va avanti da tempo, da ultimo si era inserito anche il dibattito sul neofascismo dopo l’assalto squadrista alla sede della Cgil a Roma. Questo pomeriggio gli assessori Pd, Clara Brichetto e Franco De Sciora, hanno votato a favore della revoca, come il consigliere (iscritto all’Anpi) Pier Paolo Cervone. Il resto della maggioranza ha invece supportato la decisione del sindaco Ugo Frascherelli, già del Pd e alla guida di una lista civica sostenuta dal centrosinistra.
“Togliere la menzione di Mussolini dall’elenco delle persone cui è stata conferita la cittadinanza onoraria non è forse un falso storico?”, ha spiegato Frascherelli sulla vicenda, dopo essersi già dichiarato ‘antifascista’. “Forse che togliendo la menzione di Mussolini, si cancella la storia? Non è forse vero che gli fu conferita la cittadinanza onoraria? – ha aggiunto – E allora che problema è? Ridare una verginità ai nostri nonni che evidentemente la pensavano diversamente da come oggi, alla luce della esperienza storica vissuta dal Paese, abbiamo la possibilità di pensare noi? Oppure accusare i nostri nonni per evidenziare che noi saremmo migliori di loro e avremmo fatto diversamente o che ci vergognano di loro? Questa, tra tutte le motivazioni, è la più francamente fuori posto – ha concluso -.
Siamo sicuri noi, che al posto loro (dei nostri nonni) collocandoci nella concreta situazione che essi vissero e noi non viviamo, avremmo fatto diversamente? Non si ripara agli errori del passato falsificando la storia”. (ANSA).
2) QUESTO E’ QUANTO DA ME PUBBLICATO RIPRENDENDO DA UNA NOTA AGENZIA DI STAMPA CHE HA CORREDATO L’ARTICOLO CON UNA FOTO DI MUSSOLINI:
QUALI SAREBBERO LE VIOLAZIONI DEI VOSTRI STANDARD IN ESSO? DOVE SAREBBE L’ISTIGAZIONE ALLA VIOLENZA, AL RAZZISMO, ECC. ECC.? LO AVETE LETTO L’ARTICOLO? VEROSIMILMENTE, E’ STATA LA FOTO DI MUSSOLINI A FARVI SALTARE IL CERVELLO…!
SIATE ONESTI E SCRIVETELO APERTAMENTE: FECEBOOK E’ UN STRUMENTO INTERNAZIONALE DI POTERE POLITCO-AFFARISTICO E DI CONTROLLO DEL PENSIERO DI UNA BEN PRECISA SINISTRA-LIBERAL CHE, COME UNA ARMA DI PRECISIONE, CENSURA TUTTO CIO’ CHE SIA CONTRO DI NOI O COMUNQUE, DALLA NOSTRA LOBBY, NON CONDIVISA…!
LA STORIA, PERO’, E’ COME DIO: PRIMA O DOPO, QUANDO MENO CI SE LO ASPETTI, PRESENTA I CONTI, COME, DEL RESTO, E’ AVVENUTO MOLTO SPESSO NELLA STORIA DI IERI E DI OGGI…!
DI CONSEGUENZA, IL VOSTRO ORGANISMO DI “DISINFORMATIA”, DI SOVIETICA MEMORIA, NON BASTERA’ AL VOSTRO DIABOLICO PIANO….”DIO NON PAGA IL SABATO”!
UN SALUTO, PER ME, SPERANZOSO…!
INOLTRE:
Ad ennesima riprova della censura ideologica, partigiana e comunque superficiale di Facebook, Mario Alizzi riporta un precedente blocco, seppur provvisorio, a seguito di un suo post:
“TEMPO FA, MI AVETE CENSURATO UN POST DA ME RIPRESO, IN CUI ERANO RIPORTATE ALCUNE PAROLE DI MUSSOLINI DI UNO DEI SUI DISCORSI, NEL QUALE SOSTENEVA CHE: “QUANDO IL POPOLO CINESE SI SARA’ SVEGLIATO DAL SUO SECOLARE TORPORE ED AVRA’ MESSO I PIEDI A TERRA, IL TONFO SARA’ COSI’ FORTE CHE SI SENTIRA’ FINACHE IN OCCIDENTE!”.
EBBENE, TALE POST, E’ STATO DA VOI GIUDICATO NON RISPONDENTE AI VOSTRI STANDARD, PERCHE’ TENDENTE ALLA VIOLAZIONE DI… ECC. ECC. ?!?”.
Anche in questo caso, verosimilmente, non hanno nemmeno letto il post, ma la fotografia del Duce li ha accecati di rabbia e, quindi, determinato il blocco immediato del blog personale di Mario Alizzi: ecco, un altro bello esempio di democrazia dei censori di Facebook!?
ATTENZIONE! IN SEGUITO AD UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio.
DI CONSEGUENZA, all’8 gennaio 2022, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:
TOTALI: 121.030 PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA “ECCELLENTE”!
-Terribile 4503- Insufficiente 3895
I “MI PIACE” 30.420 IL 62 PER CENTO DEL TOTALE E, dal 30 ottobre 2017, LETTORI IN ON LINE 30557
*In questi dati non è compreso il numero di coloro che, sono l’ampia maggioranza, leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”.
SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO
VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!
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