4 Maggio 2024
NOTE & NOTIZIE

Nella Badiavecchia a Novara di Sicilia: ‘’Dai Basiliani a Sant’Ugo’’, Hugone il Cistercense

Sabato 15 ottobre scorso, nella splendida cornice della chiesa di Santa Maria della Noara in Badiavecchia a Novara di Sicilia, luogo ricco di storia dove le vicissitudini medioevali e quelle della chiesa si sono incontrate, scontrate e alla fine fuse in un unicum nella persona e nel nome di Sant’Ugo, Hugone  il Cistercense, si è svolto un significativo incontro sul tema storico-religioso dedicato al Santo patrono di Novara di Sicilia, intitolata ‘’Dai Basiliani a Sant’Ugo’’.

Grazie alla fattiva collaborazione del parroco di Badiavecchia  Padre Mario Oliva, che ha profuso energie, affetto, senso dell’accoglienza e alla sua gioviale presenza, grazie alla grande presenza affettiva e collaborativa dei suoi parrocchiani, la manifestazione organizzata dall’associazione ‘’Accademia della Terra Federico II‘’ della quale i cinque relatori fanno parte, ha avuto luogo in un clima di magica e mistica ambientazione.

Dopo i saluti di rito, Salvatore Bartolotta ha presentato l’avvenimento dando poi la parola a padre Alessio Mandachiniotis, Jeromonaco, Archimandrita, ultimo testimone della fede orientale in Sicilia.

 

Padre Alessio Mandachiniotis, Jeromonaco, Archimandrita

 

Padre Alessio dopo un breve escursus sulla sua vocazione monacale greco ortodossa, ci ha parlato con dovizia di particolari e coinvolgente enfasi della presenza dei Basiliani nel nostro territorio e dei santi siculo-greci del nostro territorio e del loro apporto spirituale e non solo, nell’evoluzione siciliana alla cristianità.

Ricevuto il meritato plauso dei numerosi presenti la parola viene data a Nino Gentile che, in maniera molto semplificata, ha cercato di spiegare un argomento molto complicato, relativo all’importanza del territorio in cui insiste Badiavecchia , agli intrecci relativi alle famiglie più potenti di quell’epoca medioevale in Europa, alla legazio apostolica e alla commenda apostolica romana, motivazioni grazie alle quali, con il plauso di San Bernardo di Chiaravalle, Papa Innocenzo II e di  re Ruggero II, Hugone il Cistercense Sant’Ugo arriva nelle terre di Badiavecchia.

 

 

Dopo questo intervento, Francesco Cancellieri ci ha parlato della origine degli ordini cavallereschi riconosciuti dalla chiesa cattolica, l’ordine dei cavalieri di Malta, e l’ordine dei cavalieri del Santo sepolcro di Gerusalemme, cavalieri che per secoli frequentarono Badiavecchia con le loro prerogative e le loro funzioni, e dei quali e della loro presenza restano visibili simboli e croci.

Chiude il convegno Raffaello Lucchesi  che, dopo aver dedicato l’evento ad uno dei soci sondatori dell’Accademia della Terra, uomo e amico di tutti noi di grande spessore culturale e di grande umanità, dott. Sergio Scroppo, ci ha parlato della figura di Federico II di Svevia e dei suoi rapporti don i Basiliani e, soprattutto, con i Cistercensi, che si evidenziano nell’arte e nella cultura da lui profusa alle genti.

Alla fine delle relazioni, prima del congedo finale, Padre Alessio, con un inno dedicato alla Madonna e una santa benedizione secondo il rito greco ortodosso, ha chiuso l’interessante incontro, riuscendo a sollevare lo spirito dei presenti in una mistica elevazione a Dio, la manifestazione.

Un rinfresco curato dalle parrocchiane di Badiavecchia ha allietato i presenti con tre ricette Cistercensi e tanta allegria che attecchisce soprattutto nelle anime serene.

 

 

E’ stato un giorno particolare, per l’atmosfera positiva che si è vissuta tra i convenuti, i quali sembravano essersi recati in un luogo, appunto, magico, per la chiesetta, per il panorama, per la qualità degli interventi da parte di relatori, di sicuro, non di comune livello. Oseremmo dire, che si sia trattato di un momento di “oasi” territoriale, psicologico e, veramente, culturale, che, alla fine, ha infuso nei partecipanti un senso di, come sopraddetto, serenità e soddisfazione, insomma, un giorno di “ricarica delle batteria”, fuori dai frastuoni e tran tran quotidiano.

 

 

 

ATTENZIONE! IN SEGUITO AD UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al 2 maggio 2022, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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