6 Maggio 2024
INTERROGATIVI? & ESCLAMATIVI!

L’OPG di Barcellona: con la nuova riforma, un moderno ed efficiente penitenziario ed una occasione per nuovi posti di lavoro?

La storia degli ospedali psichiatrici giudiziari sembra – la formula dubitativa è d’obbligo in una materia sempre controversa e piena di esitazioni circa le scelte da compiere, scelte assolutamente ovvie che dovevano essere compiute da molto tempo, ma che nessuno, come spesso avviene in Italia, ha voluto af-frontare a tempo debito – giunta al capolinea.

Il Senato ed il Ministro di Giustizia, hanno, infatti, accolto sostanzialmente le conclusioni della Commissione Senatoriale d’Indagine sull’efficienza e l’efficacia del Servizio Sanitario Nazionale. Dette conclusioni, partono dalla constatazione che gli O.P.G, in quanto concepiti ed organizzati secondo il tipico modello carcerario, non possono rispondere più ai bisogni di assistenza, terapia, riabilitazione espressi da una popolazione interna composta, ormai nella sua totalità, da soggetti gravemente ammalati sotto il profilo psichiatrico e spesso anche internistico. Gli O.P.G., sono, pertanto, da abolire perché ben altre devono, modernamente, essere le soluzioni al problema psichiatrico-giudiziario. E’, per altro, noto ormai a tutti, che gli stessi operatori di questi istituti segnalavano da anni l’insostenibilità del sistema del «doppio binario», ovvero misure di sicurezza detentive per soggetti autori di reato giudicati infermi di mente e pericolosi socialmente e pene detentive per gli autori di reato sani di mente, che tuttora caratterizza il codice penale italiano, producendo, di fatto, il deterioramento delle strutture che, fatalmente, richiedono per la loro gestione risorse economiche e professionali di gran lunga superiori aquelle disponibili nell’attuale fase per essere minimamente funzionanti e rispondere alle finalità istituzionalmente e costituzionalmente previste. L’impressionante affollamento, la promiscuità che aggiunge patologia a patologia, la degradabilità inesorabile degli ambienti senza, appunto, possibilità di manu-tenzione e pulizia adeguate, sono divenuti, in tutti gli O.P.G., un panorama consueto, lontanissimo dai parametri di ri-ferimento indicati per il corretto funzionamento delle strutture psichiatriche sul piano nazionale e regionale.

Tutto ciò ed altro, è la conseguenza di uno stato di sostanziale abbandono che, come, per altro, emerso dal recente dibattito parlamentare sul tema, riguarda l’intero sistema penitenziario il quale invoca, come di tutta evidenza, soluzioni politiche coraggiose ed urgenti, capaci di recuperare il principio costituzionale della riabilitazione del reo.

L’O.P.G. di Barcellona P.G. potrebbe, a seguito della riforma, essere riconvertito in una struttura penitenziaria ordinaria con una capienza di ben 400 posti che, data l’ampia area disponibile e le strutture edilizie presenti, farebbero di esso un moderno penitenziario a livello nazionale. Si tratterebbe, di conseguenza, in questa nuova veste, di un presidio importante di legalità su di un territorio ad alta incidenza criminale, di un logico ausilio alla soluzione del sovraffollamento delle carceri siciliane, di una significativa fonte di occupazione in una realtà storicamente connotata da cronica mancanza di posti di lavoro.

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