8 Maggio 2024
NOTE & NOTIZIE

La Polizia di Stato esegue 12 misure cautelari verso imprenditori, intermediari ed il gestore di un patronato responsabili del reato di favoreggiamento della permanenza clandestina nel territorio nazionale

Come da troppo tempo e troppo spesso in Italia, il business sul traffico degli immigrati clandestini prospera in vari modi ed ambienti, magari anche “buonisti”,  “assistenziali” e sindacali e con il sostanziale interesse politico di certi partiti e “parrocchie”, come, del resto, registrano le cronache e le stesse Forze dell’Ordine constatano.

E’ ovvio, che simile realtà esiste anche nella nostra provincia come, ancora una volta, dimostra l’operazione del Commissariato di Barcellona PG, con la collaborazione della Squadra Mobile di Messina, che ha portato il Tribunale di Barcellona PG ad emettere misure cautelari nei riguardi di dodici persone, per aver violato la normativa che regola il soggiorno sul territorio nazionale di cittadini stranieri e di averne favorito illegalmente la permanenza, al fine di trarne ingiusto guadagno.

Si tratta di imprenditori e datori di lavoro, di intermediari ed in modo particolare del responsabile di un Patronato che, grazie alle sue conoscenze della materia e relazioni personali, di fatto, gestiva il tutto.

Il periodo di rifermento della indagini è compreso dal giugno 2020 fino ad oggi e scaturiscono dai controllo dei documenti e circostanze del soggetto richiedente il permesso di soggiorno da parte di immigrati extraeuropei presso il Commissariato di Barcellona Pozzo di Gotto diretto dal Vicequestore Antonio Rugolo.

Di conseguenza, dalle verifiche fatte, si è evinto come l’organizzazione del sistema illegale fosse da tempo in essere, tanto che gli autori dei reati si sentivano al sicuro, non curandosi delle illogicità dei documenti presentati e delle modalità da loro usate.

Attraverso l’ormai consolidata prassi della contraffazione della relativa documentazione necessaria, ovvero, con dei falsi contratti di lavoro e buste paga, contributi previdenziali e residenze, nelle quali, in effetti, gli immigrati in questione, non risiedevano affatto ed anche le dichiarazioni di ospitalità venivano fatte dalla stessa persona e per lo stesso immobile, nel quale, appunto, l’extracomunitario non aveva mai trascorso un giorno ed, addirittura, molti di questi extracomunitari non erano ancora arrivati in Italia, ma lo avrebbero fatto dopo la loro… “illegale regolarizzazione”.

Tutto questo ed altro, è stato accuratamente accertato mediante le intercettazioni telefoniche ed ambientali ed altri accorgimenti.

Sono, quindi, finiti in carcere il tunisino Hedi Ben Ameur di 62 anni, che gestiva nel Patronato “Inpas“ tutte le faccende” e senza il quale, pare, il sistema criminoso non avrebbe potuto funzionare. Giuseppe Salvatore Lo Presti di 60 anni, che sarebbe collaboratore del sindacalista nordafricano e responsabile di una impresa di pulizie, quindi, Carmelo Recupero, 61 anni, imprenditore agricolo e Giulia Calabrò, di 54 anni, amministratrice della Ditta “Germoglio Srl”.

Agli arrestati ai domiciliari sono Giuseppe Cicciari, 44 anni, vivaista e Biagio Triscari, 58 anni, di Tortorici; Domenica Muscainisi, 67 anni, imprenditrice ed Antonella Puglisi di 45 anni, responsabile di una azienda di Terme Vigliatore.

Gli obbligati a presentarsi ogni giorno al Commissariato sono per Carmelo Salamone, 37 anni, per fittizia assunzione di una badante e Giuseppe De Stefano, 70 anni, che, come già funzionario dell’Ufficio del Lavoro di Messina, avrebbe avuto la possibilità di agevolare la regolarizzazione degli immigrati inquisiti. Andrea Alizzi, 49 anni, avrebbe, invece, affittato appartamenti ad immigrati, in teoria, domiciliati a quegli indirizzi. L’altra arrestata è la tunisina Zhora Ghazouani, 49 anni, abitante a Milazzo, mentre gli altri destinatari delle misure cautelative sono di Barcellona PG.

Sempre, nell’ambito della lotta all’immigrazione clandestina, non è escluso, da parte delle Autorità competenti, prossimamente, l’avvio di un più generale ed attento controllo verso cooperative, società, centri di assistenza, circoli, sindacati, patronati, sedi ed addetti che ruotano intorno a questo losco affare di grandi guadagni, ma anche di controllo politico e sociale e contro la prostituzione straniera ed altro ancora.

Questa vicenda giudiziaria, si presenta piuttosto impegnativa per la Difesa – avvocati Sergio Alfano, Tonino Aliberti, Sebastiano Campanella, Fabio Catania, Giuseppe Lo Presti, Giampiero Picciolo, Paolo Pino e Carmelo Scillia – poichè essa potrebbe portare ad ulteriori sviluppi al momento imprevedibili.

 

ATTENZIONE! IN SEGUITO AD UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, all’8 gennaio 2022, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

TOTALI: 121.030 PER LA STRAGRANDE MAGGIORANZA “ECCELLENTE”!

-Terribile 4503- Insufficiente 3895

I “MI PIACE”  30.420 IL 62 PER CENTO DEL TOTALE  E, dal 30 ottobre 2017, LETTORI IN ON LINE 30557

*In questi dati non è compreso il numero di coloro che, sono l’ampia maggioranza, leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”.

SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO

VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

 

 

 

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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