Il bombardamento americano del 12 agosto del 1943, un atto terroristico da ricordare anche alle nuove generazioni
Come ogni anno, le diverse Amministrazioni comunali, con alcune rappresentanze militari e delle Forze dell’Ordine, commemorano il bombardamento del 12 agosto 1943 da parte di aerei americani, uccidendo 74 barcellonesi e causando decine di feriti.
Fu un atto di vera barbarie ed ingiustificabile per il semplice motivo che Barcellona Pozzo di Gotto, non aveva alcuna importanza militare, al contrario di Milazzo, dove esistevano un attivo porto, numerose e diverse fabbriche, cantieri navali ed altro e, quindi, la città mamertina in effetti aveva una chiara importanza strategica, ma, appunto, la nostra Città non ne aveva alcuna.
A Pozzo di Gotto, vi era, solo, un fornito magazzino di vestiario militare, delle batterie costiere a Calderà e Cicerata e Spinesante ed un batteria antiaerea sulla collinetta dei Cappuccini e niente più.
Sarebbe bene che questa tragica vicenda fosse maggiormente conosciuta, soprattutto dai giovani, magari anche attraverso le scuole di ogni ordine grado della Città ed in modo che ad ogni anno la partecipazione dei cittadini fosse più sentita e consistente, oltre a quella delle autorità cittadine e delle Forze dell’Ordine, ovviamente, senza il sentimento dell’odio, ma, di certo, affinchè il terribile fatto divenga una autentica ed, appunto, partecipata occasione di memoria storica dei nostri concittadini. Sarebbe, pure, opportuno, per rispetto a tutti i caduti civili e militari barcellonesi, che, finalmente, le lapide del Monumento venissero ripulite…
Per rendersi conto delle proporzioni dell’ingiustificabile atto di barbarie fine a sé stesso, si pensi che il bombardamento causò la distruzione di ben 154 case ed altre 287 danneggiate mentre 2 mila furono gli abitanti senza più una casa.
Il prossimo anno, in occasione dell’80 anniversario, sarebbe l’occasione per dare una significativa svolta ai modi ed alla ufficialità della commemorazione!
I NOMI DEI CADUTI:
:Aliberti Santa, Aliquò Erminia, Aliquò Rosaria, Aliquò Santa, Anastasi Michele, Barresi Margherita, Battista Agata, Dott. Gaetano Bavastrelli, Benedetto Giovanni, Biondo Carmelo, Biondo Francesca e Flavia, Biondo Maria, Brigandì Angelo, Brigandì Giuseppe, Brigandì Salvatore, Brigandì Santo, Bucalo Rosa, Bucolo Tindaro, Bucca Sebastiano, Calabrò Giuseppe di Mariano, Calabrò Giuseppe di Salvatore, Caliri Domenico, Caliri Francesco, Cicciari Domenico, Cipriano Salvatore, Conti Salvatore, Cortese Agnese, Currò Salvatore, Currò Sebastiano, Cutropia Filippo, Cutugno Carlo, Cutugno Francesco, Cutugno Salvatore, Cutullo Sebastiano, D’Amico Carmelo, Di Bartola Angela, Fazio Angela, Genovese Antonio, Genovese Lorenzo, Genovese Santo, Guido Antonino, Iannello Attilio, La Motta Carmelo, Lazzaro Alfredo, Leotta Giuseppina, Longo Giuseppe Garibaldi, Lo Presti Mariano, Mazza Eugenia, Mazzeo Angelo e Fortunato, Mazzeo Giuseppa, Merenda Grazia, Pandolfo Giuseppe, Perdichizzi Giovanni – Giov., Petrella Michele, Pino Sebastiana, Pittari Santo, Presti Francesco e Sebastiano, Rotella Vittorio Emanuele, Scarpaci Caterina, Scollo Paolo, Scopelliti Carmela, Siracusa Vincenzo, Siracusa Vito, Sortino Carlo, Spada Antonino, Trattaro Luigi, Trimboli Antonino, Triolo Nunziato, Trovato Caterina, Trovato Giovanni, Perdichizzi Giovanni.
Da aggiungere le decine di feriti causati dall’attacco aereo nemico.
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