Con la nuova pianta organica è allarme sulla chiusura dei reparti di Otorino e Pediatria all’ospedale di Milazzo
Forte preoccupazione di “CittadinanzAttiva – Tribunale per i diritti del malato – Assemblea Territoriale” di Milazzo per le sorti del presidio ospedaliero “Giuseppe Fogliani”, in quanto la pianta organica, recentemente approvata dalla Giunta regionale, non sembrerebbe abbia posto le condizioni per risolvere le criticità, che ha mostrato il presidio mamertino in questi ultimi tempi.
Infatti, apparirebbero penalizzate la divisione di Otorinolaringoiatria, che in base ai parametri di produttività rilevati verrebbe azzerata; preoccupazione suscita inoltre la Pediatria, il cui personale medico e sanitario verrebbe ridimensionato in considerazione del numero dei parti eseguiti nell’ultimo triennio inferiori a 500.
Il budget assegnato all’ASP di 236 milioni di euro risulterebbe fin dal 2021 inferiore di almeno 12 milioni di Euro al fabbisogno, come dichiarò l’allora direttore generale in sede di audizione alla VI Commissione Sanità della Regione.
Ancora una volta, non si tiene conto della peculiarità del territorio, che presenta gravi problematiche oltre che legate all’inquinamento, anche per la natura morfologica, che rendono difficile il rispetto dei criteri del Decreto Balduzzi con la garanzia delle cure. Siamo in attesa di capire se lo sviluppo dell’assistenza territoriale venga rispettato, applicando la normativa prevista dal D.M. 72 del 2022.
I problemi passano da un aumento del personale medico ed infermieristico soprattutto nel Pronto Soccorso e in tutti quei servizi, che gravitano sull’area di emergenza urgenza, tipo anestesia, radiologia e Laboratorio, oltre che sul potenziamento del 118 mediante l’aumento delle ambulanze medicalizzate.
Nell’ovviamente allarmante comunicato, a firma del coordinatore dott. Attilio Andriolo di CittadinanzAttiva–Tribunale del Malato di Milazzo, ci si domanda, quindi, se tali soppressioni siano già previste dall’appena approvata nuova Pianta Organica, fatto grave che indebolirebbe ulteriormente i servizi della sanità pubblica nell’area di Barcellona-Milazzo ed i relativi comuni nella più popolosa area della provincia, dopo il capoluogo.
NDR. Ci sia permesso, a questo punto, per buona pace di tutti, che si avviasse una seria indagine, dagli uffici competenti, non solo sulla effettiva realtà “produttiva” dei reparti che si vogliono eliminare, evidenziando dati e cifre ed il perché del graduale depotenziamento di essi ed, eventuali, responsabilità negli anni, anche attraverso la, ovvia, collaborazione dell’ASP 5 di Messina che, logicamente, avrà ampia documentazione su fatti e situazioni di ieri e di oggi, potendo così chiarire tutto per tutti, evitando così illazioni di ogni genere.
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