Il caso di un cittadino con malattia rara che denuncia la sua odissea in una “strana” sanità pubblica
Un cittadino barcellonese, ora in pensione da ufficio pubblico, dal 2006 colpito da malattia rara ed in terapia continua su prescrizione del Centro di Riferirmento Regionale dell’Emilia Romagna – Azienda Ospedaliera Università di Parma, con relative esenzioni, come da attestati ufficiali, per patologia ed invalidità patologica, avrebbe trovato forti ostacoli burocratici nel curarsi attraverso la sanità pubblica locale. In particolare, il paziente sostiene che l’ASP 5 di Messina interpreterebbe la prassi o la legge in modo piuttosto restrittivo la continuazione della terapia e la fornitura dei relativi farmaci. Il paziente, a tal proposito, si richiama al decreto dirigenziale 2679 del 2009 pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale Ragione Siciliana del 24/12/ 2009, che parifica i Piani Terapeutici extraregionali a quelli della Regione Siciliana e dispone l’autorizzazione sul Piano terapeutico e, non la scelta dei farmaci, a cura del direttore sanitario dell’ azienda sanitaria di appartenenza dell‘assistito, con facoltà di consultare il Comitato etico e dispone la dispensazione diretta dei medicinali necessari a cura dell’Azienda sanitaria provinciale di residenza del paziente. Sempre il decreto dirigenziale 2679/2009 dispone pure che le unità operative delle strutture sanitarie regionali del S.S.R. che intendono impiegare un medicinale al di fuori delle indicazioni autorizzate per un caso specifico, provvedono a presentare richiesta al direttore sanitario della struttura stessa, e tali le disposizioni valgono per tutti i centri specialistici exatraregionali, facenti parte della Rete naziona-le malattie rare.
Il paziente, sottolinea come dalla normativa si rileva che l’unico compito del paziente è quello di presentare il Piano Terapeutico e l’unico compito del direttore sanitario dell’azienda di residenza del paziente è quello di autorizzare il Piano Tera-peutico esclusivamente per i farmaci off label e classe C e l’unico compito del dipartimento del farmaco della stessa azienda è quello di consegnare i farmaci. In tutto ciò, il paziente chiede da tempo, al Dirigente ed al Direttore Sanitario Provinciale dell’Asp 5 che, finalmente, chiariscano la questione diventata complessa ed annosa tanto che lo stesso “pazientissimo” sostiene e chiede che: “Ritengo chiaramente precisare se per gli af-fetti da malattie rare della provincia di Messina viene seguito lo stesso iter o se è un fatto personale! Nel primo caso nasce il sospetto della prevalenza del proprio diritto alla retribuzione per indennità di risultato; nel secondo, il fatto assume veste diversa: qualunque cosa dovesse capitare ad un membro della mia famiglia o a me è da ricondurre al fatto di cui alla presente!”. Da dire, infine, che il malcapitato barcello-nese, ormai esasperato, ha presentato denuncia, il 2/4/2016, rivolgendosi così alla magistratura.
E’ ovvio, che la vicenda merita attenzione per le sue implicazioni trattandosi di fatti, sempre da accertare ma comunque della Sanità pubblica. che interessa, in questo caso, i cittadini della Provincia di Messina ed anche altri uffici ed istituzioni nelle loro diverse funzioni di controllo, indagini ed, eventuali condanne di uffici e persone singolarmente responsabili.
NELLE AULE dei TRIBUNALI di Sicilia Occidente – Giugno 2017 – cartaceo.
ATTENZIONE!!! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio.
PER QUESTO, RIMANGONO VALIDI SOLO I DATI ARRIVATI ENTRO IL 7 NOVEMBRE 2017 e quindi, dal 9 novembre, da “NON CONSIDERARE” AFFATTO LA SEZIONE “awful (terribile)” e LA SEZIONE “ non mi piace”!!!