24 Aprile 2024
NOTE & NOTIZIE

Vescovi sotto choc: “non pensavamo Salvini prendesse così tanti voti”: a dimostrazione di quanto ormai la chiesa dell “eretico” Bergoglio sia sempre più lontana dal sentire dei fedeli e dalla loro realtà quotidiana

Ritorniamo sulle elezioni europee del 26 maggio 2019, perchè, soprattutto dalle conseguenze di quel risultato, è bene riproporre delle significative riflessioni per gli Italiani, sia intesi come singoli Cittadini che, specialmente, come Popolo ben identificabile.

Forse, mai, la Chiesa si era così schierata, non tanto e non solo, a sostegno di una parte ma, soprattutto, contro un’altra, come per queste elezioni, e, finanche lo stesso Bergoglio, si è lanciato, in modo chiaro, in prima linea, come un ariete infuriato contro Salvini e la Lega in particolare. Contro di questi, molti preti magari per protagonismo e vanagloria ma, anche specialmente, pure dei preti rossi od affaristi dell’immigrazione e/o attratti sessualmente dal “negro”, pedofili e quanti altri – come, del resto, hanno registrato e registrano le cronache – ma anche alti pelati, vescovi, parte di loro non proprio immacolati e disinteressati per vari motivi personali, tutti insieme, si sono mobilitati e, come per le elezioni politiche del 4 marzo, molti di questi “religiosi”, hanno messo a disposizione non poche chiese, affinchè venissero svolti in esse, comizi da parte di esponenti del PD e della Sinistra in genere! E’ vero, ci sono sempre stati i preti anomali, impegnati a sinistra, ma mai in cosi tanti casi e sfacciati!

La mobilitazione della chiesa di Bergoglio e l’aperta propaganda dello stesso, hanno dato la sicumera della vittoria elettorale, insomma, la netta indicazione all’elettorato verso il PD e la Sinistra, dato, soprattutto, che la sponsorizzazione di Bergoglio in prima persona, era apparso a molti, in genere, per il vecchio sistema italiano, un vero “asso pigliatutto”…!

Ma, siccome “Dio non paga il sabato”, all’indomani delle elezioni europee del 26 maggio scorso… la sorpresa: vittoria della Lega, che ha trascinato il Centrodestra, e grande delusione ed affranto per tutta la Sinistra e del vecchio establishment, compresi quei “giornalisti” che, ormai, fanno gli attivisti di partito e di schieramento, in TV, i cui talk, sono diventati, prima delle elezioni, dei “ciarlatoi” e, poi, con la dolente sconfitta, come “sfogatoi”.

Amaro compito per uno dei rappresentanti della chiesa, che più si era esposto contro la Lega, ovvero, l’arcivescovo Giovanni Ricchiuti, presidente nazionale di “Pax Christi”, alla guida della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, che ha mormorato: “Credo che qualche dichiarazione di singoli vescovi o della presidenza della Cei sia stata un boomerang per noi, per la nostra visione della politica che, come diceva San Paolo VI, è la più alta forma di carità, dell’amore verso gli altri. Però è altrettanto vero che in larga maggioranza ci siamo attestati su una posizione di neutralità, di silenzio. Fatta eccezione per quei vescovi che hanno parlato, e lo hanno fatto chiaramente, portando così purtroppo acqua al mulino del partito che oggi è al primo posto in Italia”, ovvero, non solo un rammarico ma anche una debole giustificazione per ridurre il danno e, soprattutto, un vero e proprio rimprovero a quanti, illogicamente, esponenti della chiesa, si siano lanciati a pancia sotto contro il “pericoloso” Salvini…

  L’arcivescovo Giovanni Ricchiuti – foto – si dichiara: “molto dispiaciuto di questo risultato elettorale in Italia e in qualche modo anche in Europa. Analizzando un pò più le cose in modo razionale, credo ne esca un’Europa indebolita dal punto di vista di quella visione più solidale, più aperta alla convivialità delle differenze. In questo davvero siamo tutti disorientati e confusi di fronte a questa prospettiva. In terzo luogo lo dico soprattutto da vescovo, non solo da cittadino italiano, continuo a non essere d’accordo, a contestare questo uso strumentale dei nostri simboli più forti: il crocifisso e il santo rosario. Non è possibile! Fino a prova contraria l’Italia è uno Stato laico e come a noi non è consentito ingerire in campi che non ci competono, ci deve essere lo stesso rispetto da parte di certa politica e di certi uomini politici verso simboli che nella spiritualità della Chiesa dicono tutt’altro rispetto all’uso distorto che essi ne fanno”. Pazzesco, hanno fatto una guerra contro Salvini, appellandosi di, assolutamente, non votarlo e, questo vescovo Ricchiuti, che voleva metterci in qualche modo una pezza, ripete che quello italiano è uno Stato laico.

A proposito di Stato laico, richiamato dallo stesso vescovo Ricchiuti, il Vaticano cominci a pagare l’IMU, come tutti i cittadini italiani, per i luoghi non destinati al culto, eppoi, si controllino tutte le attività commerciali, turistico-alberghiere e magari altro, comunque riconducibili alle attività non esclusivamente religiose ed, appunto, di culto della Chiesa…!

La chiesa di Bergoglio, condanna Salvini, accusandolo di speculare sul Rosario e la Madonna, volendo il leghista rilanciare l’identità cattolica e cristiana dell’Italia e, la Chiesa che dovrebbe incentivare questa giusta e logica battaglia religiosa, culturale, delle tradizioni di un popolo, cosa fa? Risponde solo parlando e sostenendo l’immigrazione incontrollata, non più parlando di religione cattolica, di Dio, della Madonna, dei Santi, bensì ha trasformato il Vaticano in un grande centro ONG e Sindacale…!

Del resto, la rivolta dei fedeli si traduce nel sostanziale ed evidente abbandono della chiesa di Bergoglio, che invece, si è ormai circondato di ubbidienti elementi a vari livelli, tanto da crearsi una organizzazione di volontà ed azione personale…

Da Cristiani, soffriamo per tutto questo ed altro, ma confidiamo nella mano di Dio che, come sopraddetto, “non paga il sabato”…!

Concludiamo, ancora su Ricchiuti, nella suo sconsolato e disperato sfogo:  “Non mi aspettavo questo 34 per cento di Salvini. Mi aspettavo una buona percentuale per la Lega, ma non così elevata. Mentre il tracollo del Movimento 5Stelle non depone bene. Soprattutto non penso possa fare in modo che la politica italiana prenda finalmente la via della pacificazione, con un rasserenamento dei rapporti e la presa in cura di quelle che sono le vere necessità del Paese”. E sui migranti cambierà qualcosa in Italia? “La politica di Salvini sui migranti  è già così inasprita che non so cos’altro si debba inventare per inasprirla ancora di più”.

Ancora una volta, anche questa ultima dichiarazione di questo vescovo, dimostra,, come la chiesa di Bergoglio, sia, ormai, appunto, sempre più lontana dalla realtà dei fedeli e della gente in genere, tanto che nella Chiesa Cattolica dalle crescenti perplessità dell’agire di “Francesco” si sta passando ad una altrettanta  vasta azione di dissenso e di voglia di reagire alla deriva religiosa, culturale, tradizionale che sta, sempre più evidentemente, dividendo la Chiesa di Roma ed, infatti, ora, anche lo stesso Bergoglio, ammette l’esistenza di questo “movimento” in atto per cui lui stesso, ha più volte dichirato che è possibile che nella Chiesa Cattolica possa avvenire uno Scisma…!

Tutto questo e tanto, tantissimo altro, dovrebbe far, più e meglio, riflettere sul “governo di Bergoglio”…! Ricordiamo pure,  che il Vaticano è uno stato a se stante e, quindi, non può e non “deve” intervenire sulla politica e gli affari italiani in genere e, per questo, in un nuovo, effettivamente, “Governo di Risveglio nazionale”, tra le tante inversioni ed indirizzi da percorrere, ci dovrà essere anche quello di alcune revisioni di rapporti tra il Vaticano e l’Italia…!!

 

CHI E’ L’INTRUSO…?

 

ATTENZIONE! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al 19 ottobre 2019, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

TOTALI  109.402 di cui: “terribile”: 3434 –  “insufficiente”: 3380 –  La stragrande maggioranza: ECCELLENTE”! –  “MI PIACE”:  25647 – “non mi piace”: 6795 – dal 30 Ottobre 2017 in diretta on line: 16765

NB. in questi dati non è compreso il numero di coloro che leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”.

SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO, VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

 

 

 

 

 

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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