24 Aprile 2024
NOTE & NOTIZIE

I Socialisti vincono male e perdono tre seggi, forte successo dell’ “estrema destra” Vox e di nuovo governo difficile

Santiago Abascal, leader di VOX

La prima immediata conseguenza di queste elezioni, come in altre in  precedenza, i numeri non permettono la costituzione di un chiaro e forte governo. Infatti, il PSOE di Pedro Sanchez ha ottenuto il 28.3 per cento, sette punti sul secondo partito, quello Popolare ma ha perso tre importanti seggi, ora 120, perdendo anche il primato in diverse province, specie nel nord-est, ma cosa significativa, mai il partito vincente era sceso sotto la soglia di 123 seggi e, quindi, fallisce, pure la principale meta prefissatasi di non aver bisogno del supporto di altri partiti!

A questo mancanza di obiettivi, si aggiunge, per la Sinistra spagnola, l’altra sconfitta della coalizione di Unidas Podemos e Más País; il primo è sceso al 10,7 e 28 seggi, perdendone 7, anche se si è “salvato”, riuscendo a rimanere il quarto partito al “Congresso”, cosa che dà al suo segretario Pabolo Igleisas, un certo spazio di manovra. Sconfitta maggiore per il Màs Paìs, avendo ottenuto solo 1,7 per cento e 2 seggi e, quindi, non potrà nemmeno formare un proprio gruppo, per cui Íñigo Errejón, il segretario del partito, esce da queste elezioni con le ossa rotte.

La situazione a Destra. Il Partito Popolare ha recuperato una buona fetta della destra moderata, dopo aver avuto il peggior risultato della sua storia. Difatti, Il PP, si è confermato essere il secondo partito, ottenendo il 21 per cento dei voti ed 88 seggi, 22 in più di quelli ottenuti ad aprile, riprendendo una effettivo potere politico, seppur non come in passato. Ciudadanos che cercava di fagocitare almeno parte del PP, da queste elezioni ha avuto invece, un crollo verticale al 6.8 % e con soli 10 seggi, ben 47 in meno da quelle dello scorso aprile, per cui parte dei suoi voti sono andati al PP ed altra al VOX, la vera rivelazione di queste elezioni nazionali, dopo l’ottimo risultato nelle regionali dell’Andalusia. Dopo questa palata in faccia, il segretario del partito Rivera ha annunciato un congresso straordinario e, logicamente, le sue dimissioni.

L’affermazione più straordinaria dei partiti indipendentisti catalani nel Congresso, è un altro eccezionale fatto, dato che essi hanno raggiunto ben il 43 % per cento e 23 seggi nel parlamento nazionale, dei quali il primo partito è ERC (Esquerra Republicana, indipendentisti di sinistra) con 13 seggi; Sezione catalana del PSOE con 12 seggi; Junts per Catalunya, indipendentisti di centrodestra, 8 seggi, En Comú Podem, di sinistra e 7 seggi ed altri partiti con due seggi, compresa CUP, indipendentisti di sinistra radicale.

 

Vox diventa il terzo partito della Spagna!

Questo partito è Il vero vincitore delle elezioni della domenica 10 novembre che era entrato per  la prima volta nel parlamento appena nello scorso aprile, per anti anni sconosciuto ai più o comunque con insignificante rilievo politico.

E’ stato nelle elezioni in Catalogna che Vox, nella crisi politica e non solo, generale della regione più rossa della Spagna, ha ottenuto il primo più importante traguardo politico entrando nel parlamento regionale. Grazie al fatto che il partito abbia saputo intercettare le reali ed annose esigenze e problemi irrisolti dalla demagogia ed incancrenito potere della Sinistra andalusa da decenni al potere incontrastato.

 VOX si è dimostrato il più intransigente verso l’indipendentismo della Catalogna ma anche per il “risveglio nazionale della Spagna” ovvero, per il recupero e la difesa della sua identità storica, culturale, delle tradizioni e della religione cristiana, ovviamente, non quella dell’ormai da molti ritenuto “eretico” e “sinistro” Bergoglio ed altro ancora. In queste idee e propositi di VOX, piaccia o meno, sempre più spagnoli si ritrovano, per cui, quanti pensavano e sostenevano che l’Andalusia per VOX sarebbe stato un caso a parte, unico ed eccezionale, hanno, evidentemente, mentito, sbagliato, malsperato, dimostrando di essere, questi teorici e difensori del vecchio establishment spagnolo, fuori dalla realtà generale e quotidiana del popolo spagnolo, come del resto, ormai da anni si registra in tante parti dell’Europa, con le vittorie o comunque, forti affermazioni dei partiti e  movimenti “sovranisti e  populisti”, uno chiaro segno della rivolta dei Popoli europei contro, appunto, il pluridecennale stantio vecchio sistema euro-burocratico e della dittatura dell’Euro!

Il movimento VOX ha raggiunto ben il 15,2 per cento dei voti e ben 52 seggi, ovvero, sempre, ben oltre il doppio dei 24 dell’aprile fa, diventando così, la terza forza politica in Spagna! Non solo, VOX è stato il primo partito nella comunità autonoma di Murcia, nel sud della Spagna, dove ha ottenuto circa 10mila voti in più rispetto al PP, e in quella di Ceuta, una delle due enclavi spagnole in Marocco , l’altra è Melilla e si è, anche, affermata come il primo partito  Si è inoltre imposto come primo partito in diversi municipi della comunità autonoma di Madrid, soprattutto a sud della capitale. Non solo, ancora: avendo superato i 50 deputati, Vox potrà pure  presentare ricorsi di incostituzionalità contro le leggi approvate dal parlamento, per esempio, quanto prima, contro la Legge sulla memoria storica che vieta tra l’altro,  simboli del periodo franchista e contro e la legge sulla Violenza di genere.

Questa vittoria del VOX, si aggiunge a quelle precedenti negli anni ed in questi mesi delle forze anti-Bruxelles che, di fatto, stanno già influenzando le decisioni dell’UE e gli stessi equilibri delle commissioni ed uffici del parlamento europeo: basti pensare che l’elezione della presidente della Commissione europea, – “agente” e connazionale della Merkel – Ursula von der Leyen, è stata eletta con appena nove voti in più, dati da “5 Stelle”, significando che il Parlamento europeo è spaccato in due e che senza l’apporto pentastellare, la  Ursula von der Leyen, non sarebbe stata eletta…ad ennesima dimostrazione che non sia vero, come insistono a dire i filo-Bruxelles, che i “Sovranisti e Populisti” non hanno vinto ed, appunto, non contano niente…!

Ci sia consentito dire anche la Nostra. Da quel tradimento di “5 Stelle”, Salvini, capì che l’alleanza governativa giallo-verde, in Italia, era ormai finita e da, qui, la decisione di togliere la spina nel mese di agosto, dopo i continui No di “Di Maio”,  sul rispetto del contratto di Governo ed il clamoroso esempio di indecoroso trasformismo del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ormai avvinghiato dal piacere del potere, almeno quello ufficiale, tanto da dover ritrattare tutto ciò che aveva egli stesso firmato nel precedente Governo: Conte 1 – Conte 2 e forse anche Conte 3… il classico “uomo, di paglia, per tutte le stagioni…! …Ma ci vedremo a Filippi…alle prossime elezioni politiche, dopo che la Lega, trascinandosi tutto il centrodestra, ne ha già vinte sette consecutive, regionali, amministrative ed europee…!

Eppure, il buon Mattarella, non si è accorto del reale ed ufficiale “sentire popolare”, preferendo, di fatto, un nuovo “Colpo di Palazzo”, con uno PD che, per la quarta volta, torna al Governo, pur avendo perso, per quattro volte, le elezioni…!

 

ATTENZIONE! A SEGUITO DI UN ATTACCO AL NOSTRO SITO, l’8 novembre 2017, E’ STATO ALTERATO IL NUMERO DEI “NON MI PIACE” E DEI VOTI della sezione “terribile”, il peggiore giudizio. 

DI CONSEGUENZA, al 19 ottobre 2019, I VOTI, EFFETTIVAMENTE VALIDI, DA CONSIDERARE, SONO I SEGUENTI:

TOTALI  109.402 di cui: “terribile”: 3434 –  “insufficiente”: 3380 –  La stragrande maggioranza: ECCELLENTE”! –  “MI PIACE”:  25647 – “non mi piace”: 6795 – dal 30 Ottobre 2017 in diretta on line: 16765

NB. in questi dati non è compreso il numero di coloro che leggono uno o più articoli, senza, però, esprimere alcun voto o “mi piace”.

SE I NOSTRI ARTICOLI E/O SERVIZI SONO DI VOSTRO GRADIMENTO, VOTATE “ECCELLENTE” E/O “MI PIACE”! GRAZIE!!!

 

 

 

 

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Sicilia Occidente

Mario Alizzi, giornalista, è nato a Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia il 1° Luglio del 1949 iniziando, a diciannove anni, come corrispondente del quotidiano biregionale la “Gazzetta del Sud” di Messina. Quindi, si trovò ad Atene per diversi periodi tra il 1970 ed il 1974 dove lavorò presso una testata giornalistica, in quei tempi di livello nazionale e molto considerata soprattutto negli ambienti della Destra greca. Ad Atene, oltre all’attività giornalistica, insegnava lingua italiana presso un noto istituto linguistico per studenti greci diretti alle università italiane. Certamente decisiva è stata l’esperienza ellenica per la sua formazione professionale, politico-culturale ed umana, tanto da rimanere molto legato alla Grecia come ad una seconda patria e dove, ancora oggi, si reca per motivi di lavoro, studio e turismo ed appunto, per i legami con diversi amici ed ambienti ellenici. Dopo gli studi liceali, si laureò in Scienze Politiche, scegliendo l’indirizzo Storico-Politico, presso l’Università di Messina e, nel 1979, appena sposatosi, si trasferì a Roma, per lavorare nella redazione di una prestigiosa testata di livello internazionale “CONFIDENTIEL” che si occupava di studi strategici e politici, economici e di conflitti militari, la cui sede editoriale era a Parigi. A causa di una improvvisa crisi finanziaria della sezione italiana, gli fu proposto di trasferirsi in una delle redazioni estere ma preferì ritornare nella sua terra di Sicilia dove fondò, e dirige tuttora, il mensile “SICILIA OCCIDENTE”, il cui primo numero, come “agenzia di stampa”, vide la luce il 6 settembre del 1982. Dal gennaio del 1986, la piccola “agenzia stampa” si trasformava in tabloid e nella grafica, divenendo uno dei primi esempi di editoria da tavolo – verosimilmente, S.O. fu la prima Testata giornalistica ad usare in Italia l’allora “rivoluzionario” computer Macintosh – e una delle più apprezzate testate giornalistiche della stampa periodica italiana. Particolarmente seguita, tra le altre, la pagina estera che, in modo controcorrente, già nel settembre del 1988, descrisse come e perchè della fine della Jugoslavia e, quindi, dell’Urss nel maggio del 1990. Oltre ad essere editore e direttore del mensile “Sicilia Occidente”, Mario Alizzi ha anche creato e diretto per alcuni anni una radio privata, “Antenna Sicilia Occidente” – FOTO. Luglio 1991, il Direttore con il poeta Carmelo Famà negli studi dell’emittente -. Nel 1994, in casa sua, con un gruppo di amici professionisti, fondò il “Comitato CIVITAS di unità ed orientamento dell’Opinione pubblica”, proprio sulla scia delle famose “Opinion Lobby” di anglosassone tradizione, specie per la Sicilia, il primo del genere; questo agile Comitato ha avuto una parte importante nella vita della sua Barcellona e della Provincia di Messina attraverso idee, progetti, sollecitazioni ma anche censure e denunce di vario genere tendenti a far sentire la voce dei Cittadini ed il reale coinvolgimento di questi nel “governo” della Città. Per certe materie ed occasioni, il CIVITAS è, anche, riuscito ad avere notorietà nazionale e perfino internazionale e poi, proprio per la sua graduale espansione ed esperienza si è preposto nuovi traguardi, anche e soprattutto, mediante una azione euro-mediterranea. Per questo, l’ormai “ristretto” e quindi superato Comitato si trasformato, dal 19 Marzo 2004, in “Movimento Culturale e Sociale CIVITAS EUROPA” acquistando maggior evidenza e prestigio. Mario Alizzi, è pure conosciuto per essere stato per anni un attivo redattore e seguito opinionista presso importanti emittenti televisive siciliane mentre la sua firma è apparsa, in diversi frangenti, anche su altre Testate quotidiane e periodiche, specie per la sua competenza in materia di politica estera. Mario Alizzi, in effetti, sin da giovane, è sempre stato un appassionato di Politica Estera, tanto che, nel panorama della stampa locale e regionale, ha contribuito nel far allargare ed approfondire lo spazio verso le vicende estere, prima sempre trascuratissime. Via via negli anni, difatti, anche diversi quotidiani regionali, hanno dato molta più attenzione e spazio alla realtà ed alla politica estera in generale. Si spiega così, come da decenni, per la sua frequentazione di ambienti diplomatici, Mario Alizzi sia stato “consulente” di alcune ambasciate presso lo Stato Italiano e, quindi, sia divenuto un esperto di politica internazionale, in particolare, a suo tempo di “Affari sudafricani” essendo stato, appunto, collaboratore dell’ ambasciata del Sud Africa a Roma ed, ovviamente, di “Affari ellenici” e, quindi, di quelli dell’area balcanica e mediorientale. Molto apprezzato, inoltre, il rilievo dato da Mario Alizzi, negli anni, all’informazione sulle Forze Armate e la NATO. SICILIA OCCIDENTE, infatti è, l’unica Testata italiana, non specialistica, che dedichi un apposito ed interessante spazio al settore militare, tanto da conseguire spesso vari riconoscimenti ed apprezzamenti da parte di Ministeri della Difesa ed ambienti militari italiani ed esteri.

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